Maxi operazione dei carabinieri della Compagnia di Oristano, Mogoro e Ghilarza sulla coltivazione e trattamento della canapa.

Ben 500 gli obiettivi, tra aziende agricole, ovili, capannoni e terreni, ispezionati anche con l'aiuto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, che hanno portato alla scoperta di irregolarità nella coltivazione di canapa e detenzione illecita di armi.

Il bilancio è di tre arresti, 17 denunce, 1.700 chili di infiorescenze di canapa, per un valore di 17 milioni di euro, sequestrate insieme a 16mila piante illegali. 

La canapa è stata analizzata dagli specialisti del Ris che hanno appurato che il principio attivo era più alto rispetto a quanto consentito dalla normativa.

In una coltivazione di Tramatza sono stati sequestrati circa 1.500 chili di infiorescenze di canapa con un Thc superiore alla soglia consentita, già imballate e pronte per essere vendute. I titolari dell'azienda agricola sono stati tutti denunciati e lo stupefacente dal valore commerciale di 15 milioni sequestrato.

A Bonarcado e Milis sono stati arrestati tre ragazzi, colti in flagrante mentre si prendevano cura di canapa proveniente da una loro coltivazione illecita. Sequestrati circa 700 chili tra piante e infiorescenze con principio attivo stupefacente superiore all'1%. A Usellus sono state sequestrate circa 11.000 piantine di canapa trovate ad essiccare in un capannone a Gonnosnò.

"Le piante provenivano da varie piantagioni regolari della Marmilla - spiegano i carabinieri - ma il loro trattamento non coerente alla sola coltivazione ha condotto al sequestro e alla denuncia di due persone".

Nel corso dei controlli un’altra persona è stata arrestata e tre denunciate per detenzione illecita di armi e munizioni.

(Unioneonline/D)

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