Cabras, niente casa di riposo: non decolla la struttura di via De Castro donata da una cittadina
All’interno solo un centro diurno per anziani, ma i cittadini chiedono di piùC’è chi ha deciso persino di promuovere una raccolta firme da recapitare poi in Comune. A Cabras, poco meno di novemila abitanti e tantissimi anziani con bisogno di assistenza giornaliera, serve una casa di riposo. La richiesta già da giorni è sbarcata anche sui social, non annesse polemiche. Ma a breve il caso arriverà anche in Consiglio comunale. La minoranza guidata dal consigliere Gianni Meli è al lavoro per presentare un’interrogazione. L’obiettivo è capire le intenzioni degli amministratori.
I cittadini non dimenticano che a Cabras circa dieci anni fa una cittadina, vedova senza figli, aveva donato al Comune la sua casa di via de Castro per realizzare un centro anziani. Così si leggeva nel suo testamento. Più tutti i mobili. La porta della sua casa però è ancora chiusa. Da pochissimo gli operai sono entrati nuovamente in azione, ma ciò che ne verrà fuori è tutt'altro.
«Al piano terra verrà realizzato un centro diurno per anziani - spiega il sindaco Andrea Abis - il primo piano sarà invece trasformato in due appartamenti che, una volta ultimati, verranno messi a disposizione sempre degli anziani che hanno bisogno di un’abitazione provvisoria. Le prime famiglie che entreranno sono quelle che attualmente abitano nelle case popolari di via Mascagni».
Andrea Abis spiega perché nella struttura donata al Comune non potrà mai nascere una casa di riposo: «È piccola e ci sono pochissime stanze. Siamo al lavoro già da tempo per perlustrare le fonti di finanziamento in ambito sociale da parte della Regione che però ancora non ha programmato. Per realizzare un immobile del genere con almeno 24 stanze, se non di più, per l’esigenza del paese, occorrono milioni di euro e spazi molto estesi che il Comune non ha. Ma vista l'esigenza di avere a Cabras una casa di riposo stiamo anche valutando la ricerca di investitore privato».