Cabras, l’uomo salvato dal pozzo offre la cena a tutti i concittadini che si sono mobilitati per cercarlo
Raffaele Catapano, soccorso lo scorso 2 giugno dopo 15 ore grazie alla mobilitazione del paese, ha voluto ringraziare tutti i compaesani per il loro impegnoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un semplice grazie non bastava, ecco perchè ha deciso di radunare tutti i cittadini che la sera del 2 giugno scorso si sono mobilitati per cercarlo.
Raffaele Catapano, caduto in un pozzo scoperto, nel Sinis, mentre cercava lumache come ogni domenica, venerdì sera ha voluto invitare la cena in un locale di Cabras a tutti i cabraresi che quel giorno, una volta appresa la notizia della sua scomparsa, non hanno esitato a perlustrare il paese e anche le zone di campagna che solitamente frequentava.
«La cena? Era il minimo che potessi fare - racconta l’anziano di 82 anni, emozionato - perché senza di loro non sarei qui a raccontare la mia disavventura».
Dopo quella brutta giornata quindi è stato il momento della festa, dei ringraziamenti e degli applausi. Alla cena era presente anche il primo cittadino di Cabras Andrea Abis.
Ad accorgersi della presenza di Raffaele Catapano, che urlava con tutte le sue forze “Sono qui, sono qui!”, quella sera sono stati per primi i volontari, fra cui diversi dirigenti dell’Atletico San Marco, che si erano da subito attivati nelle ricerche con la compagnia barracellare.
Catapano, con tanta voglia di vivere, si era organizzato con dei pezzi di legno che aveva trovato all'interno del pozzo. Avevano fatto da appoggio e facendo leva con i piedi e appoggiando la schiena era riuscito a tenersi in superficie. Quando è stato trovato era stremato. E anche quella sera aveva da subito ringraziato tutti i volontari, i suoi angeli custodi.