La polemica si trasforma in una vero e proprio giallo. A Cabras fa discutere sempre di più quella mega passerella a mare destinata a persone diversamente abili che il Comune vuole realizzare a “Marte morto”.

Alcune settimane fa l’associazione Adina che ha in concessione l’area che viene utilizzata dai diportisti della zona, ha contestato il progetto di forte impatto visivo e ambientale. Ma ha soprattutto ricordato che l’amministrazione ancora non ha preso in considerazione un altro progetto, sempre rivolto ai disabili, per il quale alcuni anni fa è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra Adina, Area marina protetta del Sinis e Comune di Cabras finalizzato a ottenere il finanziamento di varie attrezzature. Iniziativa però mai realizzata. Gli uffici dell’Amp però negano tutto questo. Il direttore del parco marino Massimo Marras, in una nota inviata all’Adina, scrive testuali parole: “Il documento identificato da Adina come specifico protocollo d’intesa non reperito negli archivi comunali, non esiste. Le argomentazioni prospettate da Adina perdono quindi di consistenza ed effettività”. Ma Adina non ci sta.

“Per rintracciare gli atti sarebbe sufficiente fare riferimento alle istruttorie, alle comunicazioni e agli atti relativi ai procedimenti avviati per chiedere e per ottenere i finanziamenti che sono stati utilizzati per acquistare le attrezzature necessarie per agevolare i soggetti diversamente abili - spiega il presidente di Adina Ivo Zoccheddu -. Non vogliamo pensare che esista una preconcetta volontà negativa nei confronti della nostra associazione. Preferiamo pensare ad un equivoco”.

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