Pane, pasta, olio, zucchero e tanto altro ancora. È l’elenco della spesa, quella che però a Cabras tanti cittadini non riescono più a fare. Ecco perché il Comune, in occasione del Natale, tende una mano ancora una volta ai poveri del paese.

Per il quinto anno consecutivo torna, su proposta dell’assessorato alle Politiche Sociali, l’evento di raccolta solidale “Un Natale per tutti”.  A partire da venerdì 9 e fino a martedì 20 dicembre, tutti possono dare il loro contributo a sostegno delle famiglie in difficoltà attraverso una donazione di generi alimentari e di prodotti di prima necessità. L’iniziativa, supportata dai ragazzi della Consulta Giovani Cabras e dalle associazioni di volontariato Anteas Cabras e Vincenziane Sacro Cuore che da anni operano in collaborazione con la parrocchia nell’affrontare il problema del disagio economico, intende andare incontro a chi è meno fortunato affinché tutti possano trascorrere con maggiore serenità i giorni di festa.

«Anche quest’anno chiamiamo a raccolta i cittadini e le cittadine affinché si faccia rete attraverso un’iniziativa che ogni anno ci permette di regalare un sorriso alle famiglie meno abbienti - ha dichiarato l’assessora alle Politiche Sociali, Laura Celletti -. Ogni anno il numero dei nuclei familiari che si riesce ad aiutare cresce, sintomo di un disagio che necessita di supporto costante. La comunità ha un ruolo fondamentale nel creare coesione e si è sempre mostrata partecipe all’iniziativa, per un gesto solidale che trasmette un reciproco beneficio al donatore e al ricevente».

Sono stati 154 i nuclei familiari che lo scorso anno hanno ricevuto il pacco solidale, per un totale di 366 persone, tra adulti e bambini. Nel 2020 erano state 116 le famiglie raggiunte. I punti di donazione anche quest’anno si trovano all’interno dei supermercati. Saranno presenti dei banchetti all’interno dei plessi dell’Istituto comprensivo e nelle piazze del centro storico in concomitanza con gli eventi natalizi. La distribuzione dei pacchi dono verrà effettuata il 22 dicembre sulla base di un apposito elenco stilato dal Servizio sociale comunale e dalle volontarie delle associazioni. 

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