Niente Puc. A Cabras il 2022 si è chiuso senza l’approvazione del Piano urbanistico comunale, l’importante documento che regola l'uso del territorio agricolo e di quelle zone destinate allo sviluppo turistico e produttivo. Tutta colpa delle norme che continuano a cambiare. 

Parola del sindaco di Cabras Andrea Abis che cinque anni fa si candidò alle elezioni comunali promettendo di approvare il Puc nell’arco di poco tempo. Ad oggi però, a cinque mesi dalle elezioni per eleggere il nuovo Consiglio comunale, quel documento è ancora bloccato negli armadi degli uffici di piazza Eleonora d’Arborea. Abis racconta in breve questi 5 anni di mandato partendo da giugno 2018.

«Quando sono arrivato mi sono trovato in mano il Piano di fabbricazione risalente al 1977. Gli uffici hanno quindi iniziato ad affidare a ingeneri, architetti e archeologi la redazione del documento. Approvare un Puc a Cabras è un’impresa difficilissima per la presenza dello stagno. Ci sono tantissimi vincoli a causa del rischio idrogeologico che io devo riuscire a eliminare. Per farlo sono in corso da anni studi accurati da parte di professionisti. Ciò che complica le cose sono però le norme regionali che vengono modificate continuamente. Ogni volta bisogna ricominciare da capo”. Circa un anno fa, per arrivare ad adottare il Puc, il Consiglio approvò il Piano idrogeologico. “Da parte della Regione però ci sono tante obiezioni. Ora infatti stiamo affrontato l’ennesimo studio. Non posso approvare un Puc che impedisce le costruzioni e quindi lo sviluppo del territorio. Sarebbe un disastro per il paese. Il Puc è una partita molto complessa».

© Riproduzione riservata