Bosa, Regione e sindaci a confronto sulle opere di difesa idraulica
Momenti di tensione durante l’assemblea pubblica nella sede dell’Unione dei ComuniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ci sono stati momenti di tensione durante l’assemblea pubblica alla presenza dell’assessore regionale ai lavori pubblici Antonio Piu, che ha preso parte all'incontro convocato nella sede dell'Unione dei Comuni dal presidente Giovanni Antonio Zucca sindaco di Flussio. Nella sua introduzione il presidente ha ringraziato l’assessore. «È da sottolineare positivamente – ha evidenziato Zucca. Il fatto che Piu in 20 giorni sia venuto due volte in Planargia per confrontarsi».
Durante il suo intervento il sindaco di Bosa Alfonso Marras ha avuto invece un alterco che ha coinvolto l’architetto Peppino Pirisi, ex consigliere regionale e presidente della Provincia di Nuoro. Al termine della riunione sono volate invece parole grosse con l’attuale consigliere regionale Antonio Solinas. Il sindaco Marras ha dichiarato come «era finita l’ora che persone e comitati che arrivano da fuori vogliano decidere in casa d’altri. Lo sviluppo del territorio lo stabiliamo noi in maniera autonoma».
In precedenza c’era stata la presentazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali “Opere di difesa idraulica della città di Bosa”, argomento spinoso e dove le differenze di vedute sono emerse tutte dopo illustrazione degli elaborati da parte dei tecnici della Regione e dello stesso assessore Piu. i sindaci planargesi intervenuti (Flussio, Sagama, Magomadas, Suni, Modolo, Tinnura, Sennariolo), hanno confermato le loro perplessità sulla scelta progettuale che prevede la realizzazione di una galleria che per quasi 5 chilometri attraverserà l’intero territorio, convogliando le acque di due ruscelli attualmente affluenti del Temo verso il mare a sud della città.
Nelle sue conclusioni l’assessore regionale ha ribadito la ferma volontà di voler arrivare a una decisione condivisa nel pieno rispetto delle comunità locali.
«Le opere di difesa idraulica della città di Bosa per scongiurare le esondazioni del fiume Temo, sono urgenti e indifferibili», ha detto l’assessore. «Per questo è stato dato avvio a una serie di incontri pubblici finalizzati a divulgare i contenuti del documento di fattibilità delle alternative progettuali con le soluzioni già studiate, in attesa da anni di ricevere il via libera delle comunità locali».
«L’obiettivo», sottolinea Piu, «è quello di arrivare nel minor tempo possibile alla realizzazione delle opere, scongiurando così pericoli per le vite umane. Ho ereditato una serie di progetti che tardavano a essere raccontati a chi vive nei territori coinvolti e che impedivano ai tecnici di andare avanti nella loro opera. Parliamo di opere da 140 milioni di euro, è un investimento che deve essere spiegato in tutte le sue opportunità. Per questo ho voluto cominciare con questo processo di partecipazione democratica».
Ora l’assessore Piu vuole dare una svolta allo stallo che si è creato: «La mancata realizzazione delle opere comporta un grave rischio per la popolazione e una conseguente assunzione di responsabilità per i soggetti che non si adoperano per la positiva conclusione del procedimento».