Oltre cento fra i più importanti tour operator mondiali del settore del turismo all’aria aperta, si sono trovati d’accordo nel definire  la Planargia fra i più apprezzati territori della nostra Isola  per un turismo sostenibile e a contatto con la natura, come in particolare  il  cicloturismo.

A queste conclusioni sono giunti gli esperti che hanno partecipato nei giorni scorsi, ad  Alghero, alla Borsa Internazionale del Turismo Attivo e Sportivo. Ne è convinto  soprattutto  Marcello Usala, direttore  tecnico della stessa Bitas,  ma anche amministratore di un tour operator che organizza vacanze in bicicletta da 20 anni. 

«La strada litoranea che unisce Alghero a Bosa – afferma -  è uno dei percorsi costieri più spettacolari del Mediterraneo, che riunisce in un unico anello le caratteristiche più ricercate dagli amanti del turismo in bicicletta. Per una lunghezza di circa 45 chilometri nel tratto costiero, il percorso si snoda in un sinuoso su e giù, tra panorami mozzafiato sul mare cristallino e sulla costa rocciosa. La bellezza dei paesaggi - evidenzia Usala - unita alla scarsità di traffico motorizzato, alla prossimità all’aeroporto, alla disponibilità di ristoranti e alberghi, e al clima mite che lo rende percorribile 12 mesi l’anno, ne fanno una risorsa per tutto il nord ovest dell’isola».

In questa ottica, tour operator e esperti di comunicazione, hanno preso parte lo scorso fine settimana all’educational per il cicloturismo, partito dalla città catalana e arrivato a Bosa e in Planargia, per   concludersi  a Tresnuraghes, in un Hotel da sempre specializzato nei programmi Bike & amp,  trekking, capofila della prima rete di bike hotel della Sardegna.

«Per l’occasione - afferma il titolare Guglielmo Macchiavello - abbiamo pensato di offrire  la possibilità  di far conoscere e gustare quanto di meglio questa parte dell’Oristanese possa offrire. Un ricco aperitivo con i vini della Planargia, l’emozione di vivere in diretta la preparazione della ricotta per poi poterla assaggiare direttamente, una cena con i sapori tradizionali di questi luoghi e, infine, una degustazione guidata di tre differenti tipi di Malvasia bosana».

Anche il sindaco Piero Casula, pure lui presente alla Bitas,  si mostra molto ottimista sullo sviluppo di questo particolare segmento del turismo. Al  riguardo – evidenzia il sindaco - l’amministrazione comunale sta lavorando a due importanti progetti, uno con fondi regionali e l’altro con risorse della programmazione territoriale,  per i quali sono disponibili due milioni di euro,  che contiamo di ultimare quanto prima. Si tratta di realizzare piste ciclabili e opere  di riqualificazione   che interessano la città sino a Bosa Marina, Turas e Sa Lumenera. Questi interventi – sottolinea Casula - li consideriamo importantissimi perché ci consentono di accogliere anche in periodi diversi dall’estate un turismo di nicchia, destinato a dare delle ricadute  a tutte le attività alberghiere, di ristorazione della città e della intera Planargia».

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