Arborea, ingaggiano due agricoltori e gli affidano una maxi piantagione di cannabis: arrestati
In manette due uomini di Orune e Bono: nascoste tra gli eucaliptus, più di 3200 pianteHanno individuato il terreno adatto ad Arborea e lì hanno deciso di far sorgere una maxi piantagione di cannabis, con 3292 piante organizzate in venti filari, nutrite adeguatamente da un autonomo sistema di irrigazione a goccia e ben nascoste tra gli eucaliptus della zona. Il tutto, senza “sporcarsi le mani”: per portare avanti la coltivazione, infatti, hanno ingaggiato i proprietari del terreno, una famiglia del posto, e ai due agricoltori (già arrestati in agosto) hanno affidato la piantagione.
I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari, supportati dai militari di Oristano, Nuoro, Orune, Bono e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna, hanno arrestato due uomini, un 37enne di Orune e un 27enne di Bono, già noti alle forze dell’ordine.
Secondo le indagini, i due avrebbero fornito agli agricoltori il materiale e le semenze necessarie, promettendo una percentuale sulla futura vendita una volta che le piante sarebbero maturate. Per portare avanti l’attività, comunicavano con il capo famiglia tramite schede telefoniche intestate fittiziamente a terzi.
Un progetto ben strutturato, basti pensare anche alle modalità di coltivazione che, oltre alla suddivisione in filari e la presenza dell’impianto di irrigazione, faceva ampio uso di fertilizzanti. È certo, dunque, che ci siano altre persone coinvolte, in particolare qualcuno con importanti conoscenze agronomiche.
I carabinieri hanno perquisito anche le abitazioni dei due arrestati: a casa dell’orunese, sono stati trovati 26mila euro in banconote di vario taglio, tutte confezionate in quattro pacchi di cellophane sottovuoto. In quella dell’altro uomo, invece, rinvenuti altri 8900 euro in contanti, oltre a dieci confezioni di semi di marijuana. Dovranno rispondere del reato di coltivazione e traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’ingente quantitativo scoperto ad Arborea.
(Unioneonline/L.Ne.)