A Bosa conto alla rovescia per “Carrasegare ‘Osincu”
La manifestazione goliardica con un nutrito cartellone di iniziativePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo i fuochi di Sant’Antonio ecco “Carrasegare ‘Osincu”. In città si respira già forte l’attesa di quello che viene considerato, non a caso, uno degli appuntamenti fra i più goliardici dell’intera Isola.
Si parte il 1° febbraio con Giogia Laldagiolu e si va avanti sino al 17 febbraio con il lungo e nutrito cartellone di iniziative predisposto da Comune, Pro loco, operatori locali ma in particolare dalla associazione “Karrasegare Osinku presieduta da Annamaria Obinu. Un gruppo di circa 300 soci che, oltre ad essere parte attiva nel divertimento, lavora praticamente tutto l’anno per offrire quella grande e unica atmosfera carnevalesca che ogni anno anima la città. L’associazione è infatti formata da tante persone che rappresentano la memoria storica del Carnevale
La presidente Obinu racconta quali sono gli elementi più importanti che caratterizzano la kermesse che per la sua tipicità è stata inserita nell’elenco dei grandi eventi finanziati dall’assessorato regionale al Turismo. «Un carnevale pensato per i grandi – afferma la presidente Obinu - ma anche per i più piccoli e le nuove generazioni. Ci occupiamo infatti anche di trasmettere le tradizioni alle scuole per valorizzare lo spirito del Carrasegare Osincu. Spieghiamo ai bambini Giogia Laldagiolu improvvisando con loro il trallallera, e poi S’Attittidu e Giolzi. I bambini e le scuole hanno infatti uno spazio importante nelle manifestazioni carnevalesche».
La stessa Obinu evidenzia poi meglio lo spirito che incarna il carnevale bosano. «È indubbiamente quello della bosanità, della satira, dell’allegoria e della teatralità. Il Carnevale di Bosa è sempre stato caratterizzato dall’irriverenza, la spontaneità e l’improvvisazione dei bosani. È una festa popolare che nasce grazie alla partecipazione della gente. Carrasegare ‘Osincu si contraddistingue dagli altri perché è sempre diverso e non solo da vedere, ma proprio perché si vive da protagonisti insieme alla comunità».
Ed anche per gli ospiti partecipare è facilissimo: basta dipingersi la faccia e girarsi la giacca e l’allegria diventa l’assoluta protagonista. Insieme agli appuntamenti consolidati e storici, soprattutto dai turisti è molto atteso l’evento “Un Fiume di Maschere” in programma domenica 11 febbraio. Si tratta di una sfilata delle maschere libere su qualsiasi imbarcazione a remi. Subito dopo viene dato il via alla regata sugli tzios, le storiche barche di legno. Ovviamente la chiave è decisamente ironica e il filo conduttore è sempre quello del teatro a cielo aperto.
“Carrasegare ‘Osincu” è anche una occasione importante per conoscere la città: il centro storico, il Castello medioevale, ma anche il mare e le sue prelibatezze.