Franco Bonisoli, invece, componente della direzione strategica delle Br che decise e attuò il rapimento e l'uccisione di Moro e fu nel gruppo di fuoco che trucidò la sua scorta, non ha dubbi. Sì, per cercare e accettare il perdono delle proprie vittime c'è bisogno di molto coraggio. Lo hanno detto questo pomeriggio a Oristano, seduti allo stesso tavolo davanti a qualche centinaio di persone assieme all'arcivescovo Ignazio Sanna e alla giornalista di Famiglia Cristiana Anna Chiara Valle, per un confronto-testimonianza promosso dalla Diocesi intitolato non a caso proprio 'Il coraggio del perdono'.

"Il perdono non è un sentimento, è una decisione", ha detto Agnese Moro spiegando che "continuare a odiare fa più male a se stessi che agli altri" e che quindi si perdona "anche nel proprio interesse", poi magari "trovi tesori che non pensavi mai di trovare".

"Arrivare a chiedere il perdono non è stato facile, molti miei compagni delle Brigate rosse non lo hanno fatto, forse per paura, ma non mi hanno mai saputo dare una spiegazione convincente. Ci vuole fatica, impegno e sofferenza, ma non bisogna avere paura di riaprire assieme alle ferite delle vittime anche le nostre ferite", ha sottolineato Franco Bonisoli che proprio in Sardegna, dove era rinchiuso nel carcere nuorese di Badu 'e Carros, cominciò, con l'aiuto del cappellano don Salvatore Bussu, il percorso che lo ha portato a rinnegare le "drammatiche e scellerate azioni" compiute dalle Br e le "scelte orrende" di quegli anni.

E' anche per questo, forse, che ha accettato l'invito dell'arcivescovo di Oristano a raccontare la sua esperienza in pubblico assieme ad Agnese Moro. Non lo fanno per abitudine. In privato si frequentano e il perdono, soprattutto l'accettazione del perdono stesso, li ha fatti diventare amici: anche davanti al pubblico di Oristano si sono chiamati per nome, ma in pubblico non ci vanno volentieri. Contando anche l'incontro di oggi è successo solo tre volte. Per Bonisoli tutto questo è "una cosa molto personale, ma se da questi incontri può uscire un messaggio positivo anche per altri, per me è una cosa importante", ha chiarito.
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