È stato incastrato da un timbro del convento di San Francesco nascosto nel calzino e dai filmati delle telecamere. Un 45enne, originario di San Nicolò d’Arcidano, è stato denunciato per furto e danneggiamento aggravati: sarebbe il responsabile del raid in chiesa e di una serie di furti messi a segno uno dopo l’altro mercoledì scorso. L’uomo, al momento ricoverato nel reparto di Psichiatria del San Martino.

Secondo quanto ricostruito dai militari l’uomo passando dal cantiere dell’ex convento, mercoledì sera ha sfondato un pannello in legno ed è entrato in chiesa. Qui ha danneggiato l’altare, buttato per terra fiori e candele per poi fuggire portando via un turibolo e un cestello per l’acqua santa. Il furto è stato scoperto la mattina dopo dai frati, immediate le indagini dei carabinieri.

I militari della Compagnia e del Ris di Cagliari analizzando i filmati (grazie anche alla collaborazione della Polizia locale) hanno subito identificato il responsabile, già noto alle forze dell’ordine. E hanno ricostruito i movimenti del 45enne che mercoledì ha iniziato i furti alla stazione Arst di via Cagliari dove alle 19.15 ha rubato un estintore. Sette minuti dopo viene ripreso dalle telecamere in via Duomo, dove è riuscito a portare via uno zaino nero da una bici, subito dopo due caschi legati nel sottosella di uno scooter. Alle 19.26 viene immortalato mentre entra nella chiesa di san Francesco passando dal cancello del cortile dell’ex convento, da dove esce venti minuti dopo: casco da motociclista in mano e un oggetto color argento.

I militari hanno poi accertato che il 45enne poco dopo i furti si è rivolto al Pronto soccorso, dove è sembrato subito particolarmente esagitato e aggressivo tanto che era stato chiesto l’intervento dei carabinieri. L’uomo era stato dimesso, ma sabato mattina era stato accompagnato dai genitori in ospedale e anche in quell’occasione il clima si era acceso subito. Il poliziotto del posto fisso aveva chiesto l’intervento dei colleghi della Squadra mobile che addosso al 45enne trovano il timbro della chiesa. Durante le perquisizioni nella casa di Arcidano vengono trovati gli abiti e le scarpe indossati la sera dei furti. Sono ancora in corso le ricerche del resto della refurtiva, in collaborazione con i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cagliari le immagini degli oggetti sacri rubati saranno inserite nella banca dati dei beni culturali sottratti. Dall’Arma intanto un appello ai parroci e ai responsabili diocesani perché installino sistemi di allarme e videosorveglianza nei luoghi di culto.

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