Una gabbia illegale per catturare cinghiali nascosta  in mezzo al bosco in località Genna Antine. La  scoperta è stata fatta nei giorni scorsi dal personale della stazione forestale di Villagrande e del servizio del corpo forestale di Lanusei durante un servizio di contrasto al fenomeno del bracconaggio.

La gabbia, perfettamente funzionante, era stata attivata per catturare illegalmente la selvaggina. Il barbaro meccanismo di cattura prevede infatti l’improvvisa chiusura della trappola una volta che l’animale, attratto da modeste quantità di mais all’interno di questa, smuovendo l’ingranaggio col grugno, attiva lo sblocco del chiavistello della saracinesca rimanendo intrappolato all’interno.

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Durante l'estate il fenomeno del bracconaggio aumenta per via delle temperature miti e della possibilità di adescare facilmente i cinghiali nelle vicinanze delle colture, dalle quali vengono attirati. La gabbia è stata sequestrata e sono in corso le indagini per risalire agli autori del reato.

È prevista una sanzione sino a 1500 euro per chi esercita la caccia con mezzi vietati. La comunicazione di reato è stata depositata dalla Stazione forestale di Villagrande alla Procura della Repubblica di Lanusei.

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