C’è un cartello a Barisoni, nella marina di Sarrala, rivestito di mistero.

Perché il Comune non ne riconosce la paternità e l’opposizione incalza il sindaco, Giulio Murgia. La polemica è servita.

Su una tavola, sorretta a un morale in legno conficcato tra gli scogli, l’annuncio (multilingue) del divieto di balneazione e di pesca oltre all’avvertimento sulla balneazione sorvegliata per motivi di emergenza. L’opposizione consiliare chiede chiarezza al primo cittadino.

«Per mesi questo cartello ha fatto bella mostra di sé a Barisoni. In tanti - dichiara Guido Pisu, consigliere di minoranza - mi hanno chiesto informazioni ma, per quanto abbia cercato, non ho trovato nessuna ordinanza che ne giustificasse la presenza. Molte le perplessità dei bagnanti che frequentavano la zona, ma nessun intervento della polizia municipale, o di altri, per far rispettare il singolare divieto. Il cartello era e resta un mistero. Mi chiedo: esisteva o esiste pericolo per la balneazione? Se sì, perché non è stato fatto rispettare? Se no, perché non è stato rimosso?».

Nessuno sembra conoscere la paternità del cartello, men che meno al palazzo comunale: «Non è accompagnato da nessuna ordinanza», sostiene Murgia, replicando all'ex sindaco Pisu. Il capo della maggioranza annuncia: «Invierò i vigili per accertamenti».

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