Di lui non si sa più nulla da lunedì 23 agosto, quando ha comunicato di trovarsi a Cala Mariolu per un’escursione e che avrebbe fatto ritorno in giornata.

Claudio Aresu, cagliaritano 46enne, è da allora letteralmente scomparso nel nulla, e la famiglia lancia ora un appello per riprendere le ricerche.

Le attività di ricerca avevano preso il via attorno all’una del mattino del 25 agosto, per interrompersi tre giorni dopo. Il coordinamento delle operazioni era stato portato avanti congiuntamente nel campo base allestito in località “Piredda”, dove è stata rinvenuta l’auto dell’uomo.

A partire dall’ultimo punto noto, identificato in prossimità della spiaggia di “Ispuligidenie”, comunemente nota come Cala Mariolu, sono state percorse ampie porzioni di territorio, numerosi sentieri e ogni punto ritenuto di interesse, valutando tutte le varianti, comprese le ipotetiche errate variazioni di percorso. Notevole il dispiegamento delle forze in campo, eppure dell’uomo nessuna traccia e quindi la decisione di sospendere le ricerche, cosa che la famiglia ancora non accetta.

"Siamo Francesca e Daniele, cognata e fratello di Claudio Aresu, scomparso dal 23 agosto a seguito di un escursione nei pressi di Baunei, in Sardegna" scrive ora la famiglia su una nota piattaforma dove è partita una raccolta fondi per proseguire le ricerche.

"Da giorni - scrivono i familiari - dei soccorritori ormai esausti, servendosi di cani da superficie, elicotteri, droni e mirate tecnologie, sono alla ricerca anche solo di qualche piccolo indizio".

"Non possiamo accettare - proseguono - che vengano sospese le ricerche fintanto che non verrà trovato".

"Claudio - aggiungono - ha trascorso la sua intera esistenza aiutando gli altri, in un mondo giusto ora dovrebbero essere gli altri a far qualcosa per lui".

La campagna è già vicina alle settecento condivisioni e ha già raccolto alcune migliaia di euro.

(Unioneonline/v.l.)

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