Agguato di stampo mafioso, spari in pieno giorno, conti in sospeso. Con l'esecuzione di Mino Marongiu, ucciso martedì mattina con nove colpi in pieno centro ad Arzana, tornano a parlare le pistole. E torna alla mente la scia di sangue che ha inquinato la zona.

Gli inquirenti accelerano sulle indagini. Il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia, Danilo Tronci, ha preso parte a un vertice straordinario che si è tenuto ieri negli uffici della Procura di Lanusei dove, ad accoglierlo, ha trovato la pm titolare dell'inchiesta, Valentina Vitolo. La missione di Tronci, a 24 ore dall'omicidio del 52enne di Arzana, non è casuale.

Il magistrato della Dda è titolare del fascicolo d'indagine sulla sparizione di Sandro Arzu, compaesano di Marongiu, avvenuta l'8 marzo 2023 in circostanze misteriose. Sullo sfondo dell'agguato mortale di due giorni fa ci sarebbero i rapporti tra la criminalità ogliastrina, ma prenderebbe corpo anche l'ipotesi che il killer abbia agito su commissione arrivando da fuori Ogliastra o, addirittura, da oltre Tirreno.

Il sicario indossava un cappellino calato sul volto e non un passamontagna come trapelato in un primo momento. Lo avrebbero inquadrato le telecamere installate nella piazza.

Roberto Secci

Tutti i dettagli su L’Unione Sarda in edicola e sulla app

© Riproduzione riservata