Oltre 300 tra alberi e arbusti sono stati messi a dimora durante il primo progetto in Sardegna “Foreste italiane” a Tortolì. Mandorli, noci, alternati a timo, rosmarino, lavanda, mimose, tramite la tecnica dell'agroforestry con l'obiettivo anche di creare un'oasi delle api.

Il progetto è promosso dalla comunità treeonfy, organizzazione no profit impegnata in azioni di riforestazione in tutto il mondo, e l'ecoattivista cagliaritana Carola Farci (autrice del libro Plastichiadi, un viaggio in 11 paesi dell'Est Europa con il suo cane Polly a raccogliere plastica dalle spiagge, i cui diritti servono a finanziare il progetto,) in collaborazione con le Tenute agricole Il Maggese di Tortolì guidata dall'imprenditrice Stefania Demurtas.

Sono state messe a dimora piante azoto fissatrici per incrementare i micro organismi del suolo e dare nuovo nutrimento al terreno, macchia mediterranea per restituire al paesaggio e all'habitat una vegetazione autoctona. Infine specie mellifere che possano fungere da richiamo per gli insetti impollinatori.

Tanti i volontari delle associazioni Warfree liberu dae sa Gherra, l'agenzia di Ecoturismo Sardaigne en liberté, e Sardinia Blue Zone. L'obiettivo è quello di incrementare la biodiversità in un'area sempre maggiormente affetta da siccità creando un sistema K-line per la gestione dell'acqua piovana. Anche per questo, insieme alle piante, ha trovato  spazio un impianto a goccia che le preservi per i primi anni con irrigazioni di soccorso nei mesi estivi.

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