Bari Sardo, Marco Mameli ucciso con tre coltellate: «Non si è difeso»
Un fendente al cuore, uno al fegato, uno al costato. Con un coltello di grandi dimensioni: forse qualcuno lo bloccava mentre l’assassino lo colpivaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La prima coltellata al cuore, la seconda al fegato, e poi ancora un fendente sul costato. L'autopsia ha rivelato i dettagli sulla morte di Marco Mameli, 22 anni, operaio di Ilbono, ucciso a Bari Sardo sabato scorso durante la festa di Carnevale.
Ferite causate da una lama di grandi dimensioni, un coltellaccio nelle mani di un assassino ancora a piede libero.
Nessuna colluttazione, nessuna ferita da difesa, Marco non ha avuto il tempo e la possibilità di reagire, come se qualcuno lo tenesse fermo mentre lo colpivano.
Dell’arma nessuna traccia, così come non è stato trovato il coltello con cui la stessa sera Giampaolo Migali ha ferito Andrea Contu.
L’esame è stato eseguito ieri all’ospedale di Lanusei dai medici legali Michela Laurenzo e Danilo Fois.
Il dolore
Il dolore per la morte di Marco sembra non placarsi. Il suo profilo Instagram è divenuto un altarino in cui i follower, cento in più negli ultimi giorni, lasciano messaggi d’affetto. Come se internet regalasse un pezzetto di eternità. «Mi dispiace per quello che ti è successo. Fai un buon viaggio in sella al tuo cavallo», scrive Silvano. «Riposa in pace», scrive Daniele. I funerali si terranno molto probabilmente domani pomeriggio.
Tutti i dettagli nell’articolo di Simone Loi su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale