Il gran caldo prosciuga le scorte d’acqua nei serbatoi. Perché di fatto, ad Arzana, con le temperature elevate i consumi sono raddoppiati e il Comune è dovuto correre ai ripari chiudendo anzitempo i rubinetti.

Se in periodi di normalità la comunità consumava in media 552 metri cubi d’acqua al giorno (circa 240 litri pro capite) nell’ultima settimana e mezza il consumo rispetto alla media è schizzato all’insù e oggi è pari a quasi 1.000 metri cubi al giorno. In più, nei giorni scorsi, sempre a causa del gran caldo, si sono verificati sbalzi di tensione energetica che hanno causato dei guasti alle pompe idriche attive a Su Pradu. Tutto ciò ha provocato una forte riduzione delle scorte idriche nei vasconi di accumulo. Disagi che sommati a consumi quasi raddoppiati rispetto al consumo medio giornaliero hanno costretto l’ente a razionare la fornitura di acqua.

Il sindaco, Angelo Stochino, lancia un appello alla popolazione, che nelle ultime settimane è incrementata con il rientro di parecchi emigrati e gruppi di turisti: «Come amministratori facciamo appello a tutta la cittadinanza per un consumo consapevole dell’acqua, coscienti che bagnare più volte il giardino o il lastricato e le strade attorno alla casa possa dare momenti di sollievo e di refrigerio, ma non è sicuramente un uso razionale della risorsa idrica che sempre di più sta diventando un bene primario importantissimo e comunque oggi non accettabile se non si vuole razionare l’acqua per l’intera popolazione». Oggi l’acqua è stata chiusa alle 20.30 e verrà erogata nuovamente domani alle 6.30.

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