Niente da fare per Arbatax, che resta fuori dalla classificazione dei porti e dalla governance dell'Autorità di sistema portuale.

Mentre la Regione punta a modificare la norma del 1994 per offrire allo scalo e ai territori dell'Ogliastra e del Nuorese una chance in più di sviluppo, sollecitando il ministero dei Trasporti.

"La modifica della regolamentazione in vigore - commenta Giorgio Todde, assessore regionale ai Trasporti - è un atto imprescindibile per l'avvio di un progressivo processo di opere funzionali allo sviluppo dei traffici commerciali. Arbatax è l'unico porto dell'Ogliastra e della provincia di Nuoro che rappresenta una infrastruttura indispensabile per la Regione e il territorio, ma è il solo scalo escluso da un modello di pianificazione, programmazione, attuazione e gestione sinergico, garantito dalla Autorità di Sistema portuale, che invece coinvolge tutti gli altri scali marittimi sardi".

Al tavolo tecnico di oggi, al quale hanno preso parte gli assessori regionali dell'Industria, Anita Pili, degli Enti Locali, Quirico Sanna, il presidente dell'Autorità portuale, Massimo Deiana, gli amministratori locali e i rappresentanti di Confindustria e del Consorzio industriale dell'Ogliastra, sono emerse le principali criticità da risolvere attraverso il provvedimento normativo, correlate all'impossibilità di attuare una programmazione sistemica delle infrastrutture portuali distribuite nella costa e capace di ottimizzare e sviluppare i benefici economici per il territorio.

Oltre a svolgere funzioni commerciali, industriali e di trasporto di veicoli e passeggeri, attualmente lo stato giuridico del porto di Arbatax presenta difficoltà procedurali anche per l'inserimento nel sistema di depositi costieri Gnl, previsto dal progetto di metanizzazione della Sardegna.

(Unioneonline/s.s.)
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