"Avete tutto ciò che vi serve per essere felici. Siate consapevoli e abbiate coraggio. Che Dio vi benedica. Vi voglio bene". Sceglie di tendere la mano all'opposizione il sindaco di Mamoiada Luciano Barone, tentando di stemperare un clima piuttosto teso.

E lo fa in maniera inconsueta, con un messaggio, scritto a mano su un foglio di carta intestata del Comune, con tanto di faccina sorridente.

Nelle scorse settimane, Barone, assieme alla sua giunta, è stato il bersaglio di critiche piuttosto aspre, su svariati temi. Dalla scuola, ai problemi sociali. Dagli episodi di criminalità fino alla questione migranti.

"Mi accusano di tutto: sembra che la colpa dei video pornografici, che girano sui telefonini di ragazzi molto giovani, o del consumo di sostanze stupefacenti da parte delle nuove generazioni sia la mia", aveva commentato, tempo fa, amaramente il sindaco.

A margine, dunque, di una interpellanza sul tema migranti, sottoscritta da Luisa Puggioni, Mario Galante, Valentina Cadinu e Francesco Golosio, il primo cittadino del centro celebre per le maschere tradizionali ha colto la palla al balzo e ha deciso di rispondere con una singolare replica.

I DISSIDI - La necessità, manifestata dai quattro consiglieri firmatari, è quella di conoscere la posizione dell'attuale maggioranza circa la questione immigrazione. In altre parole, si vuole capire se l'amministrazione, in caso di esplicita richiesta dalla prefettura, sia pronta ad accogliere o meno un gruppo di stranieri, individuando una struttura apposita. Tuttavia, dopo le risposte informali, già avvenute nella precedente seduta dell'assemblea cittadina, il sindaco sceglie la strada della distensione.

Un modo efficace per gettare acqua sul fuoco e ripartire daccapo, rispetto ad una situazione, che vede le forze politiche frammentarsi e dividersi.
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