Sei cuccioli barbaramente uccisi, come la loro madre, sono stati ritrovati questa mattina in località Su Berrinau a Nuoro all'interno di un canale sotterraneo davanti alla discarica. I killer non hanno avuto pietà, hanno agito con una efferatezza e una crudeltà inverosimili.

A rinvenire i loro corpi straziati sono state le volontarie del gruppo di volontariato Animali Come Noi di Nuoro, che da giorni, dopo aver ricevuto  segnalazione della loro presenza, se ne stavano prendendo cura per poterli catturare e portarli in un posto sicuro.

La morte è stata causata dai molteplici colpi alla testa ricevuti dai cagnolini (all'interno del canale chiuso sulla parte finale è stata ritrovata una padella deformata, insanguinata e un bastone) infine dai tagli alla gola, in particolare la madre è stata quasi decapitata. La conferma è arrivata dal veterinario dell' Asl di Nuoro intervenuto con gli agenti della Polizia Municipale sul posto insieme alle volontarie che hanno presentato una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica. I corpi sono stati poi presi in carico dagli addetti al loro smaltimento. C’erano diversi cittadini pronti ad adottare i cuccioli. I loro aguzzini li hanno anticipati. 

«Di fronte a tanta violenza e cattiveria non ci sono parole», dicono le volontarie sconfortate. «Si...perché avrebbero avuto una bella e dignitosa vita, vita che gli è stata tolta ingiustamente da chi non ha il minimo rispetto per gli animali».  L'ultima immagine che affiora tra i ricordi delle volontarie racconta di una madre seduta davanti ai suoi piccoli anch' essi seduti in fila che pareva ascoltassero una lezione. Forse stava loro spiegando che di tanti umani  bisognava aver paura?

«Per loro già vittime di un precedente abbandono», concludono le volontarie, «ora vittime di una crudele morte, chiediamo a gran voce alle istituzioni una maggiore sensibilizzazione al rispetto per gli animali e maggiori controlli. Chiediamo giustizia per questo gravissimo e inconcepibile reato e che questa famiglia a quattro zampe non venga dimenticata».

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