"Ci attendiamo una risposta chiara sulla tempistica dei bandi per le sedi scoperte: data di pubblicazione, tempi di presentazione delle domande ridotti e assegnazioni a tempo indeterminato delle sedi. Il diritto alla salute non può attendere”.

I sindaci del Nuorese sul piede di guerra per le condizioni in cui versa la Sanità a livello locale. Gli amministratori hanno “marciato” su Cagliari, per presentare a consiglio e giunta regionale le proprie rivendicazioni. 

L’auspicio dei primi cittadini è che coi fondi del PNRR “si strutturi realmente la sanità territoriale: case della salute in ogni ambito omogeneo, infermieri di comunità, sburocratizzazione della professione medica con il coinvolgimento di personale amministrativo”.

“Contestualmente – spiega una nota diffusa questa mattina - va affrontata la tematica ospedaliera messa letteralmente in ginocchio dalla pandemia, dall'esodo anticipato in pensione di centinaia di medici e da una strategia unitaria che guardi alla Sardegna del 2050”.

“Ancora una volta – concludono gli amministratori - i sindaci hanno fatto il loro dovere di denuncia e di proposta davanti alla politica regionale portando avanti le istanze dei cittadini e delle comunità, senza confusione di ruoli e di responsabilità coi legislatori regionali”.

(Unioneonline/l.f.)

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