Al via a Nuoro il processo che vede imputati quattro pastori accusati di blocco stradale per una protesta sulla Statale 131, al bivio per Lula, nel febbraio del 2019, nell’ambito della cosiddetta “battaglia del latte”, messa in atto dagli allevatori sardi per ottenere un prezzo più equo del latte.

In avvio di udienza Giulia Lai, Adriano Sollai, Marcella Cabras e Michele Zuddas, i legali che assistono gli indagati, hanno presentato un'eccezione di incostituzionalità contro la normativa che discipilna il reato di blocco stradale, ma il tribunale ha deciso di respingere l’istanza. 

"E' una norma troppo generica - spiega proprio l’avvocato Lai - che contrasta con l'articolo 25 della Costituzione, secondo il quale le condotte dei reati devono essere precisate dalla normativa. Questa eccezione – annuncia Lai - la presenterò fino in Cassazione e finché non verrà accolta, perché la norma è lesiva del diritto a manifestare. Faccio notare inoltre che quella di oggi è la prima udienza in Italia che riguarda il reato di blocco stradale. Per tutti gli altri fatti analoghi si è proceduto con un decreto penale di condanna, ovvero tramutando la pena detentiva in pena pecuniaria".

Il processo è stato aggiornato al 29 ottobre per l'apertura del dibattimento.

Nelle prossime ore, sempre a Nuoro, si aprirà invece l’udienza preliminare nei confronti di altri 10 pastori, protagonisti questa volta di una manifestazione avvenuta l'8 febbraio del 2019 sulla statale 131 Dcn, all'altezza di Siniscola. Il reato contestato dalla Procura, anche in questo caso, è quello di blocco stradale. 

(Unioneonline/l.f.)

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