«Volevamo esserci, a tutti i costi: sentiamo troppo questi appuntamenti, per noi il Carnevale è la festa principale». Hanno lasciato Ula Tirso, senza alcuna esitazione. Viso pitturato, come da copione, quindi doveroso viaggio verso Orani. Ecco la domenica di due ragazze, poco più che ventenni, trascorsa nel paese dell’artista Costantino Nivola. Ieri pomeriggio è andata in scena la sfilata de “Su Carrasecare de Orane”.

Le maschere della tradizione, in arrivo da ogni angolo dell’Isola, hanno solcato il centro storico, tra due ali di folla. Un successo, per gli organizzatori, impreziosito dalla presenza di una delegazione danese dei Dunkelfolket, maschera dal fascino misterioso.

Una sfilata che ha conquistato i presenti, nonostante qualche goccia di pioggia. Così, dal campo di Urreddu, il corteo carnevalesco messo in piedi da Comune di Orani e gruppo Su Bundhu ha preso il via, dopo le 16. E in primo piano quel tocco di internazionalità, rappresentato dalla delegazione danese dei Dunkelfolket. Poi, spazio alla tradizione isolana, a quei gruppi che svelano sempre un attaccamento particolare a una ricorrenza assai sentita.

Quindi, Boes e Merdules di Ottana; Sos Corriolos di Neoneli; Urthos e Buttudos di Fonni; S’Urtzu e Sos Bardianos di Ula Tirso; Mamutzones di Samugheo; Su Maimulu di Gairo; Tumbarinos di Gavoi. A chiudere la sfilata, e non poteva essere altrimenti, la maschera di Orani. Sos Bundhos hanno movimentato il paese. E lanciato il grano alla folla, in segno di buon augurio.

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