Questa sera alle ore 22:30 i fedeli si sono dati appuntamento nella chiesa di Nostra Signora del Rosario, presso il quartiere storico di Santu Predu a Nuoro, per il pellegrinaggio a piedi di 33 chilometri verso il santuario di San Francesco di Lula.

Prevista per le 23:00 la partenza con gli stendardi. “È una festa molto sentita, soprattutto nel centro Sardegna - dice un religioso -. A ottobre, rispetto al pellegrinaggio di maggio, ci si incontra in maniera più ristretta tra parroci, priori e devoti". La fede, però, resta immutata. “Si sente un buon equilibrio tra nuoresi e la comunità di Lula - prosegue il pellegrino -. I partecipanti riempiono la chiesa e, quest'anno, in occasione di Cortes Apertas si son recati a Lula già da giorni prima”. Nascono a Orune, Dorgali, Galtellì, Orosei e Lodè alcuni gruppi indipendenti di pellegrini, il primo da Lodè è arrivato domenica mattina. Da Aritzo giungerà ai piedi del santo un signore di 85 anni e, da quarantaquattro anni, Paolo Ladu che percorre il tragitto scalzo.

“La mia storia la conoscono un po' tutti - dice Ladu -. Nel 1978 mia madre stava morendo in ospedale, le avevano dato l'estrema unzione. Avevo tredici anni, mi sono rivolto a San Francesco e, preciso, non ero mai andato al pellegrinaggio. Ho promesso di scendere a piedi se l'avesse salvata, così è stato. Mia madre è morta infatti a 89 anni”.

Una promessa per la vita che ha portato il signor Ladu a togliere le scarpe per scelta personale e ad accettare nel 2003 l'incarico di priore; oggi i priori sono Salvatore Siotto e Monica Lai della parrocchia San Paolo di Nuoro. Ogni persona agisce in onore del santo.

“C'è una richiesta disperata di aiuto e si ripone molta fiducia in San Francesco per grazie spirituali e di salute. È interessante ascoltarli percorrendo la strada”, aggiunge un devoto. Una festa ancora viva e immutata, come racconta anche il Nobel Grazia Deledda nel romanzo Elias Portolu. Nell'ultimo periodo si è registrato un forte interesse da parte dei giovani, soprattutto adolescenti. La messa si terrà il 4 ottobre alle ore 7:30 e alle 11:00 con il vescovo di Nuoro-Lanusei Antonello Mura.

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