Ammonterebbe a 330mila euro il finanziamento della Regione, destinato al Consorzio Industriale di Macomer, per poter avviare gli impianti per il trattamento dei rifiuti, tra cui il termovalorizzatore.

Fondi che servivano anche per pagare gli stipendi agli operai ma dirottati a Siniscola.

Il fatto è stato denunciato in un documento sindacale e anche durante l'incontro che si è svolto la settimana scorsa a Tossilo, organizzato dai sindaci di Macomer e Borore, però non è stato confermato (ma neanche smentito) dalla stessa Regione.

La situazione attuale a Tossilo è però drammatica per gli operai e per il futuro della società Tossilo Spa, incaricata dalla Regione della gestione per i prossimi cinque anni del nuovo termovalorizzatore, che però non è stato ancora avviato.

Oggi è saltato l'incontro che era in programma a Cagliari tra il commissario liquidatore del Consorzio industriale e la Giunta Regionale. Confermato per lunedì, invece, l'incontro tra il presidente della Tossilo Spa e i sindacati.

La vera svolta è attesa per il prossimo 26 gennaio, nel vertice che si terrà a Nuoro in Prefettura, convocato dallo stesso Prefetto, Giancarlo Dionisi, vertice cui sono stati convocati gli assessori regionali all'Ambiente e Industria, la Provincia, il commissario liquidatore del Consorzio, il presidente della Tossilo Spa, i sindaci di Macomer e Borore e i sindacati. Tutti sperano che in quella circostanza la Regione esca allo scoperto e possa sbloccare una situazione che sta diventando drammatica, sia dal punto di vista sociale, che economico ed ambientale.

Intanto il sindaco di Borore, Tore Ghisu, chiede una soluzione gestionale del Consorzio Industriale, che deve diventare strategico a livello regionale.  

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