Bullismo e cyberbulling: le scuole di Macomer sono le più colpite della provincia.

A lanciare l'allarme è Gianfranco Oppo, sociologo nuorese ed esperto di devianze giovanili, che ha condotto un'indagine dell'Osservatorio territoriale a

cura della sezione ricerche di Lariso.

Lo studio ha coinvolto 26 scuole. Il campione preso in esame nel Marghine, riguarda una quinta elementare, una prima e una terza media (Comprensivo Binna Dalmasso), una prima dell'Iis

Galilei di Macomer e 45 studenti di elementari e medie di Silanus.

Dalle tabelle emerge una forte presenza cyberbulling, sia occasionale, che continuativo (ho commesso prepotenze più volte alla settimana), le percentuali «sono in media più alte rispetto a tutte le 26 scuole campione».

Nelle classi quinte elementari il 6,7% degli studenti dichiara di «aver subito bullismo col cellulare», l'indice supera la media totale delle 14 scuole considerate, pari al 5,6%.

Nelle prime e terze medie, il 30,3% dichiara di assistere o prendere parte ad atti di bullismo col cellulare solo occasionalmente.

Nelle classi prime del Liceo il 22,2% degli studenti dichiara di subire bullismo col cellulare e il 33% sostiene di assistere o prendervi parte.

L'11% degli intervistati subisce bullismo attraverso internet.

«L'allarme del cyberbullismo è del tutto motivato -spiega Gianfranco Oppo-, è la nuova frontiera della prevaricazione tra i più giovani, insidioso e pericolosissimo, perpetrato sui social network, su internet e sulle chat e che va a rafforzare il bullismo tradizionale, da sempre presente nel territorio.

Numerose segnalazioni arrivano anche dagli Istituti Amaldi e Satta, che registra un aumento del bullismo al femminile».

Un’emergenza che per il sindaco Antonio Succu necessita di progetti comuni legati alla prevenzione, coinvolgendo le famiglie, la scuola e tutti gli attori sociali legati al processo educativo.

<<Rilancio con forza la proposta del vice questore di Nuoro, Fabrizio Mustaro, di attivare Centri di ascolto permanenti e istituzionalizzati nelle scuole – dice Succu -.

Il territorio ha le risorse necessarie da mettere in rete: personale specializzato, consultori, Serd, Servizi

Sociali comunali e provinciali, associazionismo socio

sanitario - dice Succu -.

Chiederò un incontro col commissario Asl, Mario Palermo. Obiettivo: aprire un tavolo comune tra Asl, scuola, Provincia, Servizi sociali dei comuni e responsabili dei Plus nuoresi».
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