Macomer, prosegue la riqualificazione delle vecchie stazioni sulla linea ferroviaria turistica
Il piano per il restyling finanziato con quasi 5 milioni di euroIl progetto è a buon punto. Grazie ad un finanziamento regionale che vale 4,8 milioni di euro presto si procederà col recupero, riqualificazione e riconversione delle stazioni, cantoniere e caselli ferroviari della linea ferroviaria turistica tra Macomer e Bosa, una delle prime realizzate in Sardegna a scartamento ridotto.
Di quel progetto Macomer è il Comune capofila. Vi fanno parte complessivamente otto comuni, tra cui, oltre Macomer, anche Sindia, Suni, Tinnura, Flussio, Magomadas, Tresnuraghe e Bosa.
Si interverrà, come detto, per riqualificare aree di interesse paesaggistico e turistico. Di edifici se ne contano 32, tutti risalenti al 1888.
Col progetto di recupero, che vede insieme ai Comuni anche gli assessorati regionali ai lavori pubblici ed enti locali, oltre all'Arst, le antiche strutture saranno interessate da interventi di restyling, per essere trasformati in locande, ristorazione, stazioni di posta, punti vendita di prodotti caratteristici locali, bookshop, esposizione artistica e centri culturali e di tutela naturalistica.
«L’obiettivo è creare uno sviluppo vero che valorizzi ciò che abbiamo - dice la vice sindaca Rossana Ledda – e il progetto è a buon punto, anche se ancora mancano alcune disponibilità di beni, in quanto i Comuni interessati discutono sulla manutenzione straordinaria, come è stato chiesto dalla Regione e dall'Arst. Un progetto orientato al turismo lento e fortemente alternativo». Il sindaco Antonio Succu aggiunge: «Un progetto che unisce due territori complementari, come il Marghine e la Planargia, non solo per la socialità, ma soprattutto per l'economia. La linea ferroviaria riveste quindi una importanza strategica ed una elevata valenza turistica».