Sono arrivati da Nuoro, dai paesi della Barbagia che, con i giovani studenti di Macomer e dell'intero territorio, hanno costituito la carica dei 250 per poter diventare protagonisti di un futuro di alta specializzazione tecnologica, che serve alle imprese e serve al territorio. 

È il grande evento dell'Its, lo "Job Skill", una giornata dedicata all'orientamento e alla formazione dei giovani, tra innovazione, tecnologia e didattica immersiva per un futuro di alta specializzazione. Il tutto col patrocinio del Comune e dalla Regione.

C'è stata anche la partecipazione di esperti del settore, delle autorità istituzionali, docenti e studenti delle scuole superiori, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione degli strumenti e della didattica come approcci chiave per il futuro del mondo del lavoro.

Un'importante occasione per i giovani studenti e le loro famiglie per scoprire le opportunità offerte dagli ITS, con percorsi di alta formazione post-diploma che offrono competenze tecniche specializzate in settori strategici per lo sviluppo economico dell'isola. Sergio Masia, presidente dell'Its Academy Energia Sardegna: «Le aziende cercano tecnici fortemente specializzati. Ecco, gli  Its costituiscono l'alternativa concreta agli sbocchi professionali, quindi una scuola speciale di tecnologia».

Massimo De Pau, dell'associazione nazionale presidi: «Così gli studenti imparano a progettare il loro futuro». Riccardo Uda, sindaco di Macomer: "Si sta creando il sistema formativo per creare opportunità di lavoro per i ragazzi, per creare professionalità per far crescere il territorio e la sue comunità".  

Daniela Falconi, sindaca di Fonni e presidente dell'Anci: «Una giornata molto importante. Si sono messe insieme la Regione, i Comuni e la scuola a dialogare su come dare nuove opportunità legate alle nostre comunità e alle imprese, che possono essere utili per la salvaguardia della scuola nel nostro territorio, contro lo spopolamento e per formare i giovani migliori, per imprese migliori nel nostro territorio. Così, probabilmente, i ragazzi non dovranno andare via».

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