Il sistema della formazione degli Istituti tecnici Superiori in Sardegna costituisce una leva strategica per forgiare figure altamente qualificate nella gestione delle nuove attività richieste dalle modifiche ai processi produttivi dettati dall'economia circolare, e per sostenere la transizione energetica e lo sviluppo dell'Isola. 

E' quanto emerso questa mattina a Macomer, durante il convegno promosso dalla Fondazione ITS Efficienza energetica Sardegna, in collaborazione con Confindustria Sardegna centrale.

"Per valorizzare la transizione ecologica in Sardegna bisogna creare valore stabile nei territori, sfruttando le poche materie prime dell'Isola: sole e vento – spiega Alessandra Todde, vice Ministro allo Sviluppo Economico - La sfida è come utilizzarle per creare valore nei nostri territori in termini di ricadute energetiche, di ingaggio delle comunità locali  e di posti di lavoro da creare. Occorre intercettare le nuove filiere, focalizzandosi su modelli che finora hanno funzionato, guardando alle nuove professioni, per creare all'interno dei contesti formativi come gli ITS, la giusta alchimia di offerta formativa, conoscenze e competenze provenienti da insegnanti, imprenditori e dalle possibilità del territorio".

Il convegno (foto Nachira)
Il convegno (foto Nachira)
Il convegno (foto Nachira)

Fondamentale trasferire ai giovani l'importanza della cultura di impresa, per affacciarsi nel mondo del lavoro sia con un bagaglio di competenze specialistiche, sia con la "consapevolezza" del mondo imprenditoriale. "Siamo all'interno di una trasformazione  non solo energetica, ma anche sociale e culturale – prosegue Todde - e dobbiamo raccontare agli studenti degli ITS l'eccezionalità delle competenze tecniche che acquisiranno, oggi imprescindibili per poter influire attivamente sul proprio futuro".

Energia e infrastrutture sono gli ingredienti primari per la transizione energetica e per trasferire agli studenti competenze e competitività. "Senza digitalizzazione -precisa Todde - non può esserci accesso alla conoscenza".

Il convegno (foto Nachira)
Il convegno (foto Nachira)
Il convegno (foto Nachira)

Fondamentale è attivare corsi in linea con le nuove esigenze produttive. "Abbiamo chiuso un accordo con Enel Italia per aprire l'Accademia per l'energia sostenibile -annuncia Sergio Masia, presidente della Fondazione ITS -, per offrire alta formazione anche ai tecnici impegnati in questo ambito. Quest'anno abbiamo avviato 5 corsi specialistici, altri 5 sono stati richiesti per il prossimo triennio".

Per sostenere il rilancio dell'economia sarda, secondo  il direttore della Fondazione, Antonio Demontis, occorre investire in infrastrutture tecnologiche, formazione e ricerca. "La formazione – afferma - è leva strategica per promuovere uno sviluppo economico sostenibile che valorizzi il contributo di lavoratori e imprese e il 'modello ITS' ha raggiunto in 12 anni risultati importanti in termini occupazionali: il tasso di disoccupazione a 12 mesi dalla fine dei percorsi evidenzia che il tasso medio storico, tra il 2011 e il 2021, si attesta al 74% sul valore dei diplomati e che il tasso di occupazione coerente si attesta al valore di media storica di circa il 66%".

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