Con la processione per accompagnare il simulacro del santo sulla montagna, inizia domani mattina la Sagra della montagna, per festeggiare Sant'Antonio di Padova, Sant'Antoni 'e su Monte.

Tre giorni intensi, per i macomeresi quelli più attesi dell'anno, che richiama migliaia di fedeli da tutta l'Isola. Una sagra improntata particolarmente sulla solidarietà, con la partecipazione straordinaria di una cinquantina di malati e volontari dell'Oftal regionale e diocesana, (l'associazione per il trasporto degli ammalati a Lourdes), con quelli di Villa Chiara di Olbia che, a partire da oggi, saranno ospitati per tre giorni nella ex colonia Eca, assieme ad un gruppo di giovani sportivi che arriva dalla penisola, per vivere insieme una esperienza particolare di fede e di amicizia. Una iniziativa realizzata in collaborazione col Comune, l'associazione culturale e di volontariato Tottuparis e della cooperativa Esedra.

Domani mattina, come da tradizione ultrasecolare, il simulacro del santo parte dalla chiesa parrocchiale di San Pantaleo e, portato in spalla dagli organizzatori, (I Fedales 1981), si dirige alla chiesetta campestre in cima alla montagna, percorrendo ben 12 chilometri, nel tragitto cosiddetto "Intro 'e monte". 

La sagra del monte è una manifestazione religiosa e culturale di grande importanza, che attira migliaia di fedeli e visitatori. È però venerdì che la festa assumerà una particolare solennità. Alle ore 10,30 la celebrazione della messa solenne presieduta dal vescovo Mauro Maria Morfino, dal parroco, padre Andrea Rossi, i vice, don Marco Saurra e don Leonardo Arca, ma anche con la partecipazione dei sacerdoti delle parrocchie della zona. La messa sarà accompagnata dai canti del coro Melchiorre Murenu.

«Una festa per tutti- dice il presidente dei Fedales 81, Fabio Porru- un'esperienza importante per tutti noi che, insieme, abbiamo voluto dare il nostro contributo di fede, culturale e tradizionale a questa sagra».  

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