Macomer, dimezzate le risorse per far fronte alle "povertà estreme"
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In tempi di crisi manca il lavoro e aumentano i bisogni e le richieste di aiuto dei cittadini, ma le risorse regionali sono sempre meno e il Comune di Macomer si destreggia come può per far fronte alla grave situazione di criticità.
Sono in arrivo gli interventi di sostegno economico per le “povertà estreme”, ma le risorse disponibili sono dimezzate. "L’anno scorso –dice l’assessore ai Servizi sociali, Rossana Ledda- erano disponibili 206mila euro perchè era possibile utilizzare i risparmi IRAP, quest'anno abbiamo 114.638mila".
Al “sostegno economico e progetti personalizzati di aiuti” sono destinati 10mila euro. Altri 18.838mila euro vanno ai “contributi economici per l’abbattimento dei costi essenziali” (canone locazione, bollette, smaltimento rifiuti, riscaldamento). 85.800mila euro sono destinati ai servizi di pubblica utilità ed inserimenti lavorativi, di cui 65mila per il servizio civico e 20.800mila per 14 borse lavoro finalizzate all’inserimento formativo in aziende locali.
Per accedere alla misura (entro il 25 marzo) occorre un ISEE pari a 5mila euro annui e, in particolari casi di bisogno, sino a 6mila. "lo scorso anno oltre 120 persone hanno avuto respiro con un sostegno minimo per affrontare condizioni di povertà – spiega Ledda -, quest'anno le risorse sono nettamente inferiori. La lotta alla povertà non può essere affidata solo alle politiche sociali, deve diventare un valore di fondo che orienti gli interventi pubblici e privati, proponendo uno sviluppo legato alle politiche del lavoro che dia redditi capaci di sostenere le persone, le famiglie e ridare dignità".