Ristrutturazione dell'edificio dove si è verificato il crollo del soffitto, oppure cercare una nuova sistemazione per gli anziani, ora alloggiati in varie strutture del territorio? Il consiglio comunale ha affrontato ieri sera lo scottante argomento, dopo una interrogazione formulata dal gruppo di minoranza Macomer 2030, con Luca Pirisi e Luciana Uda.

Dal  dibattito è scaturita soltanto una risposta parziale. «Stiamo valutando una soluzione per l'individuazione di una struttura appropriata e conforme per gli ospiti della casa dell'anziano, che garantisca il massimo grado di benessere e sicurezza ai suoi ospiti attuali e futuri e delle loro rispettive famiglie».

Di fatto, la casa dell'anziano di viale Nenni, dallo scorso 5 settembre è inagibile. Tutti i 21 ospiti sono stati trasferiti in altri istituti del territorio.

«Superata l'emergenza del momento - ha chiarito Maria Luisa Muzzu - l'amministrazione comunale ha immediatamente dato incarico ad un ingegnere strutturista, perché verificasse la situazione dell'immobile. Il professionista sta provvedendo a analizzare la situazione statica dell'edificio su cui dovrà relazionare per quantificare i danni e i costi degli interventi per una messa in sicurezza». Ancora si è quindi in fase di valutazione dei costi e le tempistiche  necessarie per effettuare l'intervento di recupero. 

«Le scelte che opereremo al riguardo - aggiunge Maria Luisa Muzzu - dovranno per forza di cose essere supportate dalla stima dei danni e dai tempi di realizzazione dei lavori di recupero o ristrutturazione, quale presupposto necessario perché, la eventuale richiesta di finanziamento che formalizzeremo, sia basata su dati certi e certificabili».

Si prevedono quindi tempi lunghi, per cui si pensa ad una alternativa. «Abbiamo già individuato una struttura adeguata alle norme che potrebbe essere utilizzata nell'immediato anche per ospitare solo il centro diurno per anziani - aggiunge la vice sindac - al contempo stiamo valutando una soluzione per l'individuazione di una struttura appropriata e conforme per gli ospiti della casa dell'anziano, che garantisca il massimo grado di benessere e sicurezza, ai suoi ospiti e le loro rispettive famiglie».  Luca Pirisi appare soddisfatto solo a metà.  

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