Le operazioni di riscaldamento e collaudo degli impianti sono iniziate sabato e stasera saranno "infornati" i primi rifiuti. Dopo anni di attese, di lavori, costanti milioni di euro,  quella di oggi diventa una data storica, per l'avvio del termovalorizzatore dei rifiuti di Tossilo che, in maniera graduale e poi a regime, dovrà bruciare i rifiuti che arrivano da ben 147 comuni del centro e nord Sardegna.

A dare il via alle operazioni è il Consorzio Industriale in liquidazione, attraverso il commissario, Mario Zacchino, quindi i tecnici e operai dell'associazione temporanea di imprese, che ha realizzato gli impianti, con la partecipazione dei tecnici ed operai della Tossilo Spa che, a regime, gestirà l'intera piattaforma. La gestione dei rifiuti, il destino del termovalorizzatore di Tossilo e le prospettive di sviluppo dell’area industriale del Marghine saranno al centro di un importante incontro pubblico che si terrà venerdì pomeriggio, con inizio alle ore 16, nel centro servizi culturali, col titolo “Tossilo: quale futuro? Dialogo con le istituzioni e le comunità”.

Una iniziativa promossa dall'associazione Nino Carrus, in collaborazione con l'Unione dei Comuni del Marghine e dei Comuni di Macomer e Borore. Ospite è la presidente della Regione, Alessandra Todde. Una presenza che costituisce anche un segnale politico importante. Saranno presenti anche rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, oltre a tecnici e operatori del settore. «Tossilo non deve essere solo legata ai rifiuti - dice il sindaco di Macomer, Riccardo Uda - ma ci deve essere un rilancio complessivo dell'intera area».

Nell'incontro, moderato dal giornalista e attivista Gian Luca Atzori, oltre dello stato dell'arte del termovalorizzatore, si parlerà del ruolo strategico che l’impianto può assumere nel sistema regionale di gestione dei rifiuti, ma soprattutto del rilancio dell’area industriale di Tossilo e il futuro del consorzio industriale. «Serve trasparenza, responsabilità e coraggio politico - afferma Rosanna Carboni, presidente dell'associazione Nino Carrus - per garantire che la gestione dei rifiuti e la valorizzazione dell’area industriale vadano nella direzione dell’innovazione e del coinvolgimento delle comunità locali». 

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