Il 20 maggio del 1943, esattamente alle 14.10, con un’incursione aerea dei cacciabombardieri inglesi, su Macomer vennero sganciate ben cinque bombe, che crearono devastazione e morte. Quel tragico pomeriggio di 80 anni fa, Salvatore Nieddu, allora 22 enne, venne dato per disperso, dopo che una bomba, sganciata da un aereo inglese, colpì in pieno un treno carico di armi, che sostava nelle vicinanze della stazione di Macomer, dove Salvatore Nieddu faceva servizio. Ci furono tanti morti e tanti dispersi. Salvatore Nieddu non venne trovato neanche tra le vittime. Tanto che, i giorni successivi a Lei, il suo paese di origine, i familiari lo piansero e celebrarono una sorta di funerale, perché di quel ragazzo, dopo quel tragico pomeriggio, non se ne seppe più niente.

Dopo un mese, però, Salvatore Nieddu comparve proprio nel suo paese. Abbracciò gli increduli e sorpresi familiari ed amici. Non era rimasto vittima del bombardamento ma, sotto shock, dopo aver visto morire alcuni suoi amici, aveva girovagato senza meta nelle campagne del Marghine, per un mese intero, nutrendosi come poteva. Poi il ritorno.

Ieri, thiu Barore Nieddu, ha compiuto 102 anni. Ha potuto festeggiare a casa sua, dove vive con i figli (tre maschi, allevatori come lui) e due femmine, dopo essere rimasto vedovo diversi anni fa. L'ultracentenario ha ricevuto gli auguri dall'intero paese e dal sindaco Luigi Cadau.

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