Legge di stabilità e risorse regionali, l’attacco del sindaco di Silanus: «Mala tempora currunt»
«Distribuiti milioni di euro senza una logica chiara»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Chi ha i santi in corte non preghi la sorte". Usa un proverbio, il sindaco di Silanus, per definire una situazione venutasi a creare con la legge di stabilità regionale 2025, approvata dal consiglio regionale. Il sindaco aggiunge: "Le regalie del consiglio regionale della Sardegna. Viste le dichiarazioni roboanti, fatte anche durante la non lontana campagna elettorale, con le quali la maggioranza di governo prometteva trasparenza e competenza, mi aspettavo, come si suole dire, un cambio di rotta rispetto al modus operandi adottato in passato. Nulla di tutto ciò. Anzi, molto peggio". Il sindaco scrive che, molti comuni, a causa dell'insufficienza di fondi, non riescono a far fronte alle esigenze proprie più elementari, quale la situazione precaria e di pericolo in cui versano molte strade comunali e provinciali. L'accusa: "I nostri bravi consiglieri regionali hanno distribuito milioni di euro di soldi pubblici, a mio sommesso parere, secondo una logica “spartizionale” evidentemente e incontestabilmente esecrabile, che evidenzia in modo chiaro una gestione del potere e delle risorse pubbliche spregiudicata e arrogante. Oltre ad alcuni e fortunati comuni, tra cui anche quello che mi onoro di rappresentare, che ha ricevuto un contributo di 80 mila euro per la revisione e adeguamento dello strumento urbanistico, sono state finanziate per centinaia di migliaia di euro associazioni e altri soggetti giuridici su base, sempre secondo la mia modesta opinione, prettamente discrezionale e non trasparente. Il tutto, mentre l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa a Silanus non riesce ad eseguire i lavori per rendere abitabili, e di conseguenza assegnabili, alcune unità immobiliari che andrebbero a rendere più dignitosa la vita di chi ha diritto di fruirle, e ciò nonostante i miei ripetuti solleciti inviati anche alle competenti strutture regionali. Mala tempora currunt".