L’amore di Stefano, medico in carrozzina: «Sarò di aiuto a Desulo»
Per Marroccu, affetto da sclerosi multipla e costretto in sedia a rotelle, una scelta di cuoreL’amore per una comunità abbatte ogni barriera. Anche quella della disabilità, superata tendendo la mano alla sanità barbaricina che affanna fra carenze di medici, disservizi nelle postazioni 118, reparti ospedalieri e ambulatori al collasso. Stefano Marroccu, 56 anni, cagliaritano, da decenni desulese d’adozione e un passato da ufficiale medico dell’Esercito, ora è pronto a supportare i pazienti “compaesani”, rimasti senza medici di base e con soli due Ascot alcuni giorni la settimana. Per Marroccu, affetto da sclerosi multipla e costretto in sedia a rotelle, una scelta di cuore, rafforzata dall’approvazione della legge regionale sui medici in pensione, dello scorso 8 agosto. E per cui si attende la pubblicazione dei bandi Asl, che consentano agli specialisti di rientrare in servizio.
L’impegno
«Frequento Desulo da decenni – racconta il medico – e fin dal mio arrivo mi sono sentito accolto da tutti, raccogliendo amicizie fraterne, che mi hanno accompagnato nei momenti più difficili. La sclerosi mi ha limitato nei movimenti, ma non ha di certo frenato la mia voglia di aiutare il prossimo. E io non mi sento di voltare le spalle a Desulo, soprattutto in questa fase difficile che è purtroppo estesa anche a gran parte dell’isola».Un impegno che Marroccu vuole assolvere in modo totalmente gratuito, supportando i colleghi Ascot, nell’assistenza agli oltre 1800 pazienti del posto: «Non appena l’Asl 3 pubblicherà il bando, fornirò subito la mia disponibilità, organizzandomi poi logisticamente. Il mio è un gesto senza alcun fine di interesse, mosso solamente dal legame che mi unisce ai desulesi».
Per questo, chiarisce come di fermarsi non ne voglia sapere: «Dopo essere andato in pensione dal settore pubblico, continuo a svolgere la libera professione, fra rinnovi patente e consulenze gratuite. Tutto ciò mi aiuta a superare gli ostacoli della malattia, facendomi sentire vivo». Ma non manca di rilanciare un appello alle istituzione regionali: «Farò il massimo per Desulo, ma è importante che Asl e regione supportino me i colleghi, dotandoci di ricettari rosa ed elettronici».
Senso civile e altruismo
Lo dice senza esitazione lo specialista, attivo in più azioni volontariato anche fra Cagliari e dintorni: «Ogni anno - aggiunge Marroccu - mi reco a Lourdes per accompagnare gli ammalati insieme agli amici dell’Oftal. Si tratta di un’esperienza che ti fortifica dentro e ti fa capire il senso della vita. A Desulo, poi, possiedo un piccolo parco, in località Melanu, che punto a rende fruibile ad anziani, bambini e persone fragili, in collaborazione con le associazioni di volontariato di tutto il territorio». E della scelta di Marroccu è orgoglioso anche il sindaco Gian Cristian Melis: «La sua straordinaria generosità è un dono per tutti noi – dice il primo cittadino che promette: «Faremo del nostro meglio per far sentire Stefano ancora una volta a casa, offrendogli tutto il sostegno possibile e immaginabile. Il suo arrivo ci aiuterà tanto e noi ricambieremo col massimo supporto». Per questo, lo sguardo di Melis resta proiettato sulle prossime settimane: «Attendiamo fiduciosi che Asl 3 con cui il dialogo è massimo, pubblichi l'apposito bando. Dando quanto prima a Desulo e a tanti paesi un servizio essenziale».
Giorgio Ignazio Onano