Per lo sviluppo del Marghine, a Macomer è stato firmato uno storico accordo di programma, che vale 24 milioni di euro.

Un territorio che mette da parte l'industria e che scommette invece sul turismo sostenibile e sull'ambiente. Una svolta definita storica perché si punta al nuovo sviluppo.

L'accordo di programma denominato "Marghine Centro" da ieri è operativo, con la firma dell'assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci, i dieci sindaci dell'Unione dei Comuni del Marghine e gli esponenti del cosiddetto partenariato socio-economico.

"È il territorio che si rimette in gioco - dice il presidente dell'Unione dei Comuni del Marghine Antonio Succu - un progetto per dare un importante slancio dal punto di vista turistico, sportivo, culturale e naturale, che da sempre sono dei volani importanti per lo sviluppo e la ripresa, soprattutto quella economica di questa zona".

Dall'industria alla vocazione turistica quindi, con tre azioni e un obiettivo strategico generale, per dare vita a un sistema integrato.

"Un esempio importante, quello di riorganizzarsi sulla base delle nuove condizioni che con il tempo si sono venute a creare - dice l'assessore Paci -, un territorio che a lungo ha trovato nell'industria una delle sue principali fonti di occupazione e reddito e che ora progetta il suo sviluppo puntando su se stesso e le proprie caratteristiche, quindi sui suoi punti di forza e centrando in pieno lo spirito della programmazione territoriale".

Tra le iniziative, il festival letterario dello sport e novità sul piano del marketing internazionale, col gemellaggio col Galles e una rete di collaborazione con la regione di Benjamin Piercy, costruttore delle ferrovie in Sardegna, che a Badde Salighes ha creato un parco montano e una villa, meta di migliaia di visitatori.
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