Confindustria attende che il governo ufficializzi al più presto la candidatura italiana del sito di Sos Enattos per l’Einstein Telescope (ET) e chiede di «fare chiarezza su come ciò possa conciliarsi con il parco eolico autorizzato dal precedente governo, che per la comunità scientifica è incompatibile con l’osservatorio di onde gravitazionali di ultima generazione».

Secondo gli industriali della Sardegna Centrale il sito di Lula è indietro rispetto al concorrente olandese su due aspetti. Il primo riguarda proprio il parco eolico: «Nell’Euroregione Mosa-Reno in corsa con la Sardegna per la realizzazione dell’ET l’Olanda ha istituito il divieto assoluto di costruzione di turbine eoliche e altre infrastrutture nel raggio di 10 km fino alla fine del progetto scientifico». 

Candidatura italiana indietro anche sul piano degli investimenti e delle infrastrutture, secondo Confindustria: «Bisogna preparare il terreno e creare le migliori condizioni potenziando subito infrastrutture e servizi, senza attendere l’ufficialità della scelta. Bisogna portare servizi, infrastrutture e connessioni, a cominciare da strade e banda ultra-larga». I concorrenti, osservano gli industriali, «stanno destinando cospicue risorse per potenziare l'attrattività del sito, attrarre nuovi investimenti, favorire partenariati pubblico-privati creando così un ecosistema virtuoso tra Università ed enti di ricerca, imprese e Governi ai massimi livelli». 

Infine, la condanna all’atto «vile e inqualificabile che ha rafforzato ancora di più l’unità del territorio e dell’intera Sardegna su un progetto di ricerca dall’innegabile impatto a livello produttivo, industriale, economico e sociale, in grado se realizzato di cambiare le sorti di un territorio oggi fortemente in crisi».

L’incontro convocato dal sindaco di Lula per il prossimo 15 marzo «è la migliore risposta» all’intimidazione.

(Unioneonline/L)

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