Se passate da Bolotana non potete perdervi Villa Piercy.

Una proprietà terriera di fine XIX secolo che da azienda agricola nei decenni è diventata un’oasi naturalistica, con un lussureggiante giardino di varietà vegetali di ogni specie.

Estesa per quattro ettari tra i rilievi del Marghine e l’altopiano di Campeda, è l’eredità lasciata da un ingegnere gallese, Benjamin Piercy, approdato nell’Isola nel 1863 per progettare la rete ferroviaria (Cagliari-Olbia e Chilivani-Porto Torres), realizzata dalla società italo-inglese “Compagnia per le ferrovie reali sarde”.

A Badde Salighes, Piercy costruì una maestosa villa in stile inglese: si dice che ne fosse assiduo frequentatore il futuro re d’Italia Umberto di Savoia. La residenza rurale, costruita tra il 1879 e il 1882, è sviluppata su tre livelli a pianta quadrangolare. I quattro vertici sono circondati da torrette, coperte da cupole metalliche su cui svetta un piccolo pinnacolo in ferro.

Dopo il restauro del 2010, Villa Piercy è aperta alle visite insieme all’incantevole giardino che la circonda, quasi un orto botanico tra aceri, agrifogli, castagni, lecci e roverelle oltre a specie esotiche, eredità dei viaggi dell’ingegnere britannico in vari Paesi del mondo, come libocedro, tuja dell’Himalaya, abete di Spagna, bosso delle Baleari, cipresso di Lawson e altre piante rare. 

(Unioneonline/D)

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