Il volo Roma-Olbia parte con due ore di ritardo perché a bordo, quando l’aereo è in pista pronto per il decollo, non torna il conto dei passeggeri. Dovrebbero essere 170, ma sono 172. 

Ordinario (ormai) lo slittamento rispetto al tabellino di marcia, un po’ meno la ragione che ha a lungo bloccato a Fiumicino  l’aeromobile di Volotea con destinazione l’aeroporto Costa Smeralda, atteso in Gallura per le 19,55. 

Su quel volo c’era anche la sindaca di Fonni, Daniela Falconi. Racconta che la hostess, dopo un po’ di attesa,  a un certo punto ha preso l’interfono per dire qualcosa come:  «Signore e signori buonasera, Ci scusiamo per il ritardo ma abbiamo in elenco 170 persone e siccome vi abbiamo contato c’è un problema: siete saliti in aereo in 172». O così la traduce ironicamente la sindaca. Come sia stato possibile non è stato chiarito. 

Surreali anche i momenti successivi: i passeggeri sono stati contato uno per uno. E il risultato non è cambiato: 172. 

Il tempo ha continuato a scorrere. Nuova comunicazione: «Ci hanno detto che avrebbero dovuto ricontare, forse c’era stato un errore al gate». Gli addendi non sono mutati, il loro ordine neppure. Così nemmeno il conto finale: ancora 172. 

A bordo si è registrata un po’ di tensione. Fino a quando non è arrivata la notizia: si parte, senza ulteriori spiegazioni. Il capitano ha annunciato che la tratta sarebbe stata coperta in soli 30 minuti, per guadagnare tempo. L’aereo è atterrato alle 21,25. Chi fossero i due in più, se c’erano, tra i passeggeri non lo ha capito nessuno. 

Enrico Fresu

  

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