Chiesto un altro rinvio a giudizio per Christian Solinas per le nomine in Regione. Il pm di Cagliari Andrea Vacca, chiuse le indagini, ha chiesto di mandare a processo l’ex governatore e altre 21 persone nell’ambito dell’inchiesta - con due procedimenti riuniti - legata ad alcune nomine ritenute illegittime.

Le accuse, a vario titolo, sono tentata corruzione, abuso d'ufficio e induzione indebita, turbativa d'asta e falso. I legali della difesa hanno chiesto per tutti il non luogo a procedere.

La decisione del gup Roberto Cau è stata però rinviata al 4 ottobre, anche alla luce dell’approvazione della riforma Nordio, che non è ancora stata promulgata e potrebbe far cadere le accuse relative all’abuso d’ufficio.

Chiesto il processo anche per l'allora assessora dell'Industria Anita Pili, l'ex vicepresidente della Giunta Alessandra Zedda, l'ex consigliere regionale del Psd'Az Nanni Lancioni, il già responsabile di Ats e Aspal Massimo Temussi, attuale direttore generale delle politiche attive del ministero del Lavoro, e il presidente di Confindustria Sardegna Maurizio De Pascale. Gli altri indagati: Maika Aversano (ex manager dell'Aspal Sardegna), l'ex direttrice generale della presidenza della giunta, Silvia Curto, l'amministratore unico dell'Arst Roberto Neroni, Gianluca Calabrò, Emilio Fiorelli, Barbara Porru, Giancarlo Orrù, Silvia Cocco, Nicola Giuliani, Marco Santoru, Francesca Piras, Damiana Palmira Pedoni, Gianfranco Porcu, Enrico Garau e Pasquale Onida.

La prima tranche dell’inchiesta riguarda le nomine della direttrice generale della presidenza della Giunta regionale, Silvia Curto, e del dg della Protezione civile, Antonio Pasquale Belloi, che non avrebbero avuto i requisiti previsti. Sotto la lente del pm Vacca anche le nomine del 2020 al vertice dell'Aspal e quelle alla direzione del Servizio attività estrattive e recupero ambientale dell'assessorato dell'Industria. Secondo la Procura, il nome del successore di Temussi all'Aspal venne condizionato a partire dalla formazione della commissione esaminatrice che sarebbe stata pilotata da Solinas e Lancioni per assegnare la guida dell'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro a Maika Aversano in modo non lecito. Altra nomina contestata è quella del direttore del Servizio attività estrattive dell'assessorato dell'Industria. L'ipotesi accusatoria è che la selezione sia stata, anche in questo caso, pilotata all'inizio a favore di un funzionario, Nicola Giuliani, grazie all'intermediazione di alcuni imprenditori del settore dei minerali industriali, del segretario generale di Confindustria Marco Santoru e del presidente Maurizio De Pascale, che avrebbe fatto il suo nome all'assessora Pili. Alla fine si puntò su un altro candidato, Gianfranco Porcu (genero dell'ex consigliere regionale Pasquale Onida) che risulterà vincitore. E questo - secondo la Procura - grazie ad anticipazioni sulla prova orale fornite dalla stessa Pili.

(Unioneonline)

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