La Sardegna è la regione europea col maggior numero di medici. Il primato è scritto nel report dedicato al “Nuts 2”, ovvero il gruppo di territori che Bruxelles ha classificato come “meno sviluppati”. Sono ventidue in tutto, inclusa la nostra Isola. Il record sulla disponibilità di personale sanitario risulta però controbilanciato da un numero non elevato di posti letto, ciò che va a incidere negativamente sulla qualità dell'assistenza ospedaliera.

Questa finestra aperta sulle cure dei pazienti sardi è la seconda puntata di un approfondimento conoscitivo sul Nuts 2, il cui studio completo è stato reso pubblico a fine mese dalla Regione attraverso l'Ufficio di statica. I numeri che vanno a comporre il quadro d'insieme permettono di capire quanto le zone “meno sviluppate” del Vecchio Continente siano distanti dai traguardi di crescita approvati dall'Onu nel 2015 e contenuti nel protocollo “Europa 2030” (l'altro giorno la prima puntata sul tasso di rischio povertà). Il focus sulla sanità è legato al Goal 3, col quale viene indicato l'obiettivo di “assicurare” a tutti i cittadini dell'Ue “la salute e il benessere”.

In Sardegna si contano 483,4 medici ogni 100mila abitanti. L'Isola non ha uguali nel gruppo Nuts 2, di cui fa parte l'intero Meridione italiano più due regioni spagnole e altrettante polacche. Si aggiungano un territorio per parte in Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Croazia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Slovacchia.

È proprio il nostro Mezzogiorno a far segnare i numeri più alti di medici in servizio negli ospedali: dopo la Sardegna, ecco la Sicilia, a quota 443,1. Quindi il Molise, con 416,4, la Campania con 392,9, la Puglia con 388,8 e la Calabria con 371. Chiude la Basilicata con 338,4.

Fuori dall'Italia, un elevato numero di camici bianchi si conta a Vidurio ir vakarų Lietuvos in Lituania e a Moravskoslezsky nella Repubblica Ceca: lì i dottori sono rispettivamente 399,5 e 391,7 ogni 100mila abitanti. Non insignificante nemmeno il dato dell'Andalucía, in Spagna, a quota 381,3. Il numero più basso di medici, pari a 205,1, si registra invece a Mazowiecki, in Polonia. Poi ecco Közép-Dunántúl, in Ungheria, a 233,4, e la Provincia del Lussemburgo, in Belgio, a 240,2.

Questi i valori intermedi sui medici ogni 100mila abitanti: 361,2 a Nord-Vest in Romania; 351,9 a Yugoiztochen, in Bulgaria; 350,1 a Małopolskie, sempre in Polonia; 346,2 a Jadranska Hrvatska, in Croazia; 332,2 a Sterea Ellada, in Grecia; 323,2 a Alentejo, in Portogallo. Sotto la soglia dei 300,ci sono Vzhodna, in Slovenia, con 286,3, e Západné, in Slovacchia, con 280,4. La regione iberica di Castilla-La Mancha ha 276,3 dottori ogni 100mila abitanti.

Quanto ai posti letto ospedalieri, la posizione della Sardegna nella classifica dei Nuts 2 cambia totalmente. A stare meglio di tutti è la Nord-Vest in Romania, a quota 744,5 ogni 100mila residenti; a stare peggio è la Sterea Ellada, in Grecia, con 186,7. La Sardegna conta 304,5 posti letto e si tratta di un valore nettamente inferiore rispetto alla media dell'Unione europea, dove la disponibilità sale a 524,8, sempre ogni 100mila abitanti.

L'esiguo numero di posti letto all'interno del Nuts 2 accomuna la Sardegna a quasi tutto il resto del Meridione. Se si escludono Basilicata e Molise, con un valore di 319,8 e 315,1 rispettivamente, tutte le altre regioni italiane hanno numeri anche più bassi della nostra Isola. La Calabria conta 220,1 posti letto ogni 100mila abitanti; la Campania 250,4; la Puglia 289,1; la Sicilia 291,5.

Il record della Romania non è un'eccezione tra gli Stati dell'Europa orientale: a Moravskoslezsky, nella Repubblica Ceca, i posti letto sono 703,6. È il secondo miglior dato del Nuts 2. In terza posizione c'è Yugoiztochen, in Bulgaria, con 689,7. Közép-Dunántúl, in Ungheria, vanta un buon 645,5, mentre Małopolskie, in Polonia, è a 618,4. Sopra la media europea anche Vidurio ir vakarų Lietuvos, in Lituania, con 595,5, e Jadranska Hrvatska, in Croazia, con 528,9.

Sul fronte opposto della classifica, non se la passano bene nemmeno le due regioni spagnole: in Andalusia i posti letto sono 229,9 ogni 100mila abitanti, mentre in Castilla-La Mancha 246,4. Addirittura peggio il Portogallo: ad Alentejo il dato si ferma a 210,3.

In Sardegna l'andamento dei posti letto è precipitato dal 2010 a oggi: dodici anni fa se ne contavano 373,4, con un lievissimo aumento nel 2011 a 374,4. Poi la lente caduta sino all'assestamento attuale su quota 300.

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