In Sardegna sono stati recuperati oltre 160mila screening, 9.200 ricoveri ospedalieri e 64.500 prestazioni ambulatoriali rimasti inevasi durante il periodo della pandemia di Covid-19.

Sono i dati forniti dall’assessore alla Sanità Carlo Doria sul piano di recupero delle prestazioni sanitarie post Covid: la spesa è di circa 7,5 milioni di euro, poco più della metà dei 13,6 stanziati dalla Regione Sardegna a questo scopo.

«L’impatto del Covid sul sistema sanitario nazionale è stato un evento epocale – ha evidenziato l’assessore – e lo è ancor di più per la nostra sanità regionale impoverita da una lunga stagione di tagli e blocco del turnover iniziata nel 2004. Nonostante la difficile situazione dettata soprattutto dalla carenza di specialisti il piano di recupero delle prestazioni prosegue ed è andato avanti registrando, in alcuni casi, risultati superiori alle aspettative, come accaduto per i ricoveri dove a fronte di 5.835 prestazioni, stimate come recuperabili nel 2022, ne sono state recuperate quasi il doppio».

Le risorse messe a disposizione dalla Regione allo scopo, ha aggiunto l’esponente della Giunta Solinas, «non sono sparite, sono state impiegate su tutto il territorio e continueranno ad essere usate fino a quando non sarà recuperata anche l’ultima visita rimasta indietro. L’abbattimento delle liste d’attesa rappresenta per noi una priorità assoluta che andrebbe affrontata con compattezza e responsabilità».

Poi la stoccata all’opposizione: «Dispiace, mentre si lavora con il massimo impegno per superare i problemi, registrare l’ennesima strumentalizzazione politica, che ancora una volta arriva da chi ha lasciato in macerie la sanità regionale».

(Unioneonline/L)

 

 

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