Gli ordini delle professioni Infermieristiche delle province di Cagliari, Oristano e Sassari hanno partecipato all’audizione nella sesta commissione del consiglio regionale della Sardegna sul progetto di legge regionale 59, relativo alle procedure e ai tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito, un tema rilevante – sottolinea una nota - che interseca aspetti etici, giuridici, deontologici, sanitari e umani di straordinaria complessità.

Nel corso dell’audizione, i rappresentanti degli Ordini – Francesca Cottogno, Raffaele Secci e Gianluca Chelo - hanno espresso «un parere complessivamente favorevole alla proposta di legge, riconoscendo la coerenza con quanto stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 242/2019 e apprezzando il tentativo di offrire un quadro normativo chiaro, rispettoso dei diritti della persona e della sua autodeterminazione, attraverso un iter multidisciplinare, strutturato e garantito».

Nel testo proposto – proseguono - «viene riconosciuto il ruolo dell’infermiere come parte integrante del percorso assistenziale e della commissione multidisciplinare, rispettando ciò che viene espresso nel profilo professionale dell’infermiere e nel codice deontologico dell’infermiere. Inoltre, è stata evidenziata la necessità di integrare il testo normativo con elementi fondamentali per la sua concreta applicazione, a partire dalla formazione obbligatoria, specialistica e multidisciplinare degli infermieri coinvolti, sottolineando l’importanza di definire protocolli organizzativi condivisi ed includere un ruolo attivo degli Ordini infermieristici nell’attuazione della norma».

È stato sottolineato «quanto sia centrale l’infermiere nel percorso di accompagnamento e cura, anche nella fase finale della vita, ritenendo fondamentale che la legge valorizzi in modo concreto il contributo infermieristico e tutelando allo stesso tempo la professionalità, la preparazione di ogni operatore sanitario, promuovendo al contempo il rispetto dei diritti delle persone, la sicurezza delle cure, la dignità professionale e la coerenza deontologica. Nel condividere l’impianto generale della proposta di legge, è stato ritenuto opportuno avanzare alcune proposte migliorative, finalizzate a rendere più efficace, sostenibile e rispettosa della complessità del ruolo infermieristico proponendo un percorso formativo clinico, etico e riconosciuto».

(Unioneonline)

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