Sindacopoli, arrivano le condanne.

Al Tribunale di Oristano il collegio dei giudici (presieduto da Carla Altieri) ha emesso le sentenze per quello che la procura ha sempre definito «un sistema che, grazie a un giro di amministratori e tecnici di fiducia, per anni avrebbe gestito in maniera illecita lavori pubblici in mezza Sardegna». I reati contestati vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta.

Per Salvatore Pinna, ingegnere di Tonara titolare della Essepi Engineering, considerato il regista della gestione illecita degli appalti, è arrivata la condanna a 7 anni e 6 mesi (il pm Armando Mammone aveva chiesto una pena di 6 anni e 9 mesi); per l’ex sindaco di Belvì Rinaldo Arangino, una pena di 6 anni (era stata sollecitata una condanna a 3 anni e 6 mesi);  l’ex vicesindaco di Ortueri Pietro Crobu è stato condannato a 4 anni e 3 mesi (il pm aveva chiesto 3 anni e 4 mesi) mentre Pier Paolo Sau, ex primo cittadino di Tonara, è stato condannato a 4 anni e 3 mesi (due in più rispetto alla richiesta della procura). 

Il collegio inoltre ha dichiarato di non doversi procedere per sopraggiunta prescrizione per alcuni reati contestati a Pinna, Arangino, Sau, Crobu e Francesco Chessa, Viviana Stochino, Antonio Franco Fogu, Maria Lucia Fraghì, Carlo Maria Sassu, Alessandra Piras, Laila Dearca, Salvatore Casula, Paolo Vacca, Piergiorgio Peddes. Assolti infine per altri reati Pinna, Arangino, Chessa, Dearca, Casula, Crobu e e Giampaolo Porcu (che per sei reati è stato assolto nel merito, un altro è prescritto). 

Gli imputati erano difesi da Massimiliano Ravenna, Giovanni Battista Satta, Basilio Brodu, Gianfranco Sollai, Roberto Olla, Carmelino Fenudi, Marcello Mereu, Stefano Piras, Dario Romano, Daniela Russo, Mariano Mameli, Gian Luigi Mastio, Marcello Sequi, Leonardo Filippi e Marcello Caddori.

I legali, prescrizione a parte, avevano insistito sull’inconsistenza delle accuse e avevano chiesto l’assoluzione.

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