La fumata è nerissima: "Lo sciopero è confermato", annuncia Nino Cortorillo, segretario generale della Filt-Cgil. Nessuna marcia indietro. E allora i prossimi giorni rischiano di diventare un incubo per i viaggiatori sardi. Perché la protesta dei lavoratori di Alitalia, fissata per mercoledì 5 aprile, avrà ripercussioni in altre giornate: per questioni organizzative la compagnia ha eliminato anche gli ultimi voli di domani e i primi di giovedì. I collegamenti cancellati sono ventotto: quasi tutti di Alitalia, a parte due di Meridiana (sulla rotta Olbia-Roma), vista l'adesione allo sciopero comunicata dal sindacato Usb alla società olbiese. Si salveranno solo i decolli previsti nelle fasce di garanzia (dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21), a meno che nelle prossime ore non arrivi qualche novità dall'Enac.

LA LETTERA - Dopo la lettera di Francesco Pigliaru ai ministri delle Infrastrutture e del Lavoro, infatti, nei giorni scorsi l'assessore ai Trasporti ha rinforzato il pressing per ottenere una modifica delle regole sugli scioperi aerei in Sardegna. Massimo Deiana ha scritto all'Ente nazionale per l'aviazione civile per sollecitare un intervento, che può avere varie gradazioni. "La prima ipotesi, fuori dai poteri dell'Enac, è quella di escludere l'Isola dalle proteste nel settore aereo. So che si andrebbe a toccare un totem come quello del diritto allo sciopero, ma va ricordato che esiste anche il diritto alla mobilità. Nel resto d'Italia un blocco dei collegamenti aerei crea disagi, in Sardegna è un disastro", dice Deiana. Ma allo stato attuale, una soluzione del genere sembra irraggiungibile. Più probabile un intervento sulle fasce di garanzia, quelle in cui i voli devono essere assicurati anche in caso di sciopero. La Regione - prima con il presidente Pigliaru, ora con l'assessore ai Trasporti - chiede di anticiparle di un'ora: dalle 6 alle 9 e dalle 19 alle 22. In questo modo verrebbero salvati alcuni voli, in particolare quelli della continuità territoriale con Roma e Milano.

L'ENAC - Anche l'Enac potrebbe appoggiare questa richiesta. Ma tutto è nelle mani della Commissione di garanzia sugli scioperi, che deve prima convocare una riunione su questo argomento. Bisogna sentire i sindacati, poi le compagnie, fare una sintesi delle richieste. E arrivare a un accordo, se possibile. Questione di settimane, forse addirittura mesi. Nel frattempo la situazione potrebbe precipitare: la trattativa per il salvataggio di Alitalia si concluderà entro metà aprile. Senza un'intesa tra la compagnia e i rappresentanti dei lavoratori arriveranno altri scioperi. Ecco perché la Regione spera in una soluzione tampone, che teoricamente potrebbe arrivare già nelle prossime ore: "L'Enac può utilizzare i propri poteri per eliminare i disservizi causati dalle cancellazioni aggiuntive, quelle precedenti e successive alla giornata di sciopero", spiega l'assessore ai Trasporti. L'Ente per l'aviazione civile può "precettare", fuori dalle fasce di garanzia, il 20 per cento dei voli programmati su base nazionale. All'Isola basterebbero pochi collegamenti in più per evitare l'isolamento.

GLI ALTRI VOLI GARANTITI - L'Enac ha già aggiunto alla lista di voli da salvare, oltre quelli delle fasce di garanzia, anche alcune tratte di Meridiana con gli aeroporti minori: quelle tra Cagliari e Torino, Napoli e Bologna.

Sullo sfondo, si avvicina sempre di più la settimana di Pasqua: a ridosso del ponte si viaggia sul filo del tutto esaurito e nonostante i posti aggiunti è quasi impossibile prenotare un viaggio tra giovedì e venerdì prima delle feste. Il rischio è che proprio in quei giorni possa arrivare una nuova protesta. La trattativa tra Alitalia e i sindacati si chiuderà - tassativamente - entro il 13 aprile. Ma la guerra è destinata a continuare.

Michele Ruffi

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