Fra due giorni, ossia lunedì 3 maggio, la Sardegna tornerà in zona arancione dopo tre settimane di fascia rossa. Non è chiaro però per quanto tempo ci rimarrà: una o due settimane forse. Secondo il Dpcm le ordinanze stabiliscono la permanenza in una fascia di rischio per 14 giorni ma c’è da dire che, in considerazione degli indicatori, l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, ha chiesto che il passaggio dalla fascia arancione alla gialla possa essere anticipato a lunedì 10 maggio.

L’Isola, ha detto l’esponente della giunta Solinas, “registra dati da zona gialla già da due settimane. La prospettiva che si apre ora è una permanenza di due settimane nella nuova fascia. Abbiamo aperto un'interlocuzione con il ministero per valutare la possibilità di ridurre questo periodo a una sola settimana per passare poi alla zona gialla nel caso in cui l'attuale andamento epidemiologico fosse confermato”.

Ma se così non fosse, “avremmo il paradosso per cui la Sardegna si troverebbe a scontare due settimane in zona arancione, avendone già trascorse due in zona rossa, sempre con dati da zona gialla. I parametri sono in miglioramento".

Nella tarda serata di ieri, intanto, il governatore Solinas ha diramato due nuovi documenti: un’ordinanza per prorogare la numero 5 del 5 marzo 2021 (quella che disciplina le regole per gli arrivi in Sardegna con registrazione all’apposita app), e un’altra per prorogare la numero 9 del 17 marzo 2021 (relativa anche agli arrivi per i proprietari di seconde case) “salvo ulteriore proroga esplicita o diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus”, entrambe valide fino al 14 maggio.

Dal bollettino diramato ieri, i casi positivi da inizio emergenza sono saliti a 54.507, con 247 nuovi contagi ieri e altre tre vittime.

Sul fronte dei vaccini, invece, la Regione ha spiegato di aver raggiunto il target delle 500mila somministrazioni fissato dal commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo.

(Unioneonline/s.s.)

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