La Regione vuole aumentare gli stipendi degli “assessori” delle Città metropolitane
Emendamento al collegato: i consiglieri delegati del sindaco arriverebbero a prendere più di 6mila euro al mese, con effetto retroattivo fino al 2019Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Regione vuole aumentare gli stipendi dei “consiglieri delegati” del sindaco delle Città metropolitane della Sardegna: Cagliari e Sassari, quindi. E l’incremento, se approvato, avrebbe effetto retroattivo: dovranno essere riconosciuti 6.654,78 euro al mese fin dall’insediamento, che risale al 2019.
La riforma della legge del 2016 è contenuta in un emendamento al collegato alla Finanziaria, che sta per entrare in consiglio regionale, su proposta della Giunta.
Riguarda i consiglieri metropolitani che, di fatto, svolgono le funzioni che un tempo erano degli assessori provinciali. Per questo l’esecutivo Solinas propone che i loro stipendi siano «equiparati, ai sensi e per gli effetti dell'art 82 del D. Lgs. n. 267/2000, ai componenti degli organi esecutivi del comune capoluogo di regione con effetto dal vigente atto di nomina».
Quindi: con effetto retroattivo, i delegati arriverebbero a prendere quanto incassano gli esponenti della giunta guidata da Paolo Truzzu, che da qualche mese incassano uno stipendio più alto, parametrato a quello del primo cittadino (60%), che a sua volta è legato a quello del presidente della Regione. In quel caso erano state utilizzate risorse regionali. Con le Città metropolitane invece non sono previsti stanziamenti da Villa Devoto: pagheranno tutto gli enti interessati
Non è la prima volta che si prova di aumentare lo stipendio degli esecutivi della Città metropolitana: i tentativi precedenti erano naufragati. Lo spirito della modifica, si legge nella relazione esplicativa, è quello di eliminare le sperequazioni: lo stipendio più alto, è spiegato, garantisce anche ai meno abbienti di poter fare il delegato metropolitano che, attualmente, riceve una indennità “simbolica”.
Enrico Fresu